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Le giovani famiglie e la casa, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

Secondo un'indagine del censis le famiglie più giovani sono più povere della media nazionale. La casa, i redditi, la propensione al risparmio, sono inferiori a quelle dei loro genitori. Analizziamo i dati diffusi dal censis e cerchiamo di capire qual è la situazione degli under 35 in Italia, con particolare riferimento alla casa

Il 42,6% delle famiglie under 35 non ha nessun patrimonio immobiliare a disposizione. Ma quindi significa che più della metà ce l'ha, magari una casa ereditata in cui non abita, ma che può essere un punto di partenza

Solo l'8% dichiara di non poter contare su nessun patrimonio, mobiliare o immobiliare

Il 40% delle famiglie under 35 vive in affitto, percentuale che scende radicalmente tra le famiglie senior

Ma è sul risparmio che si vede la differenza: il 58,4% spende tutto lo stipendio mensile e il 5% si indebita. Solo il 28,6% riesce a risparmiare regolarmente. Le famiglie comprese tra i 44 e i 54 anni hanno invece un patrimonio mobiliare e immobiliare a disposizione ben più alto (solo il 16% non ha nulla), risparmia di più

Ci sembra che quanto indicato dal censis, tutto sommato, non descriva una situazione così negativa. È normale che le famiglie più giovani abbiano una situazione patrimoniale inferiore a quella dei loro genitori, da cui, in fondo, erediteranno un giorno o l'altro beni mobili e immobili

Non ci convince però un'altra questione: l'ampia zona grigia di precari, di contrattisti a progetto, che sono costretti a condividere casa e, se continuan così, non avranno mai un avanzamento della loro situazione salariale e retributiva, sono inclusi nella statistica? voi cosa ne pensate?

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6 Commenti:

1 Settembre 2011, 12:01

I giovani di oggi dovrebbero darsi una regolata.
Le parole "sacrificio, rinuncia" sono a loro sconosciute.
Devono rimboccarsi le maniche e fare come i loro genitori; si devono saper adattare, accettando di fare qualsiasi lavoro (onesto ovviamente) e non aspettare che cada la manna dal cielo.

1 Settembre 2011, 16:54

In reply to by RAVULD (not verified)

Si rimboccarsi le maniche... e fare un debito di centinaia di miliardi di euro come hanno fatto i nostri genitori da lasciare ai nostri figli..!in questi anni si è creato un mercato del lavoro formato da evasione, corruzione, favoreggiamento e raccomandazione in cui accedere con il vero lavoro è praticamente utopia , tutto questo sempre frutto del notevole lavoro dei nostri genitori, vorremmo proprio i nomi di quelli che sono da ringraziare per questa splendida condizione sociale che ci hanno lasciato con tanto lavoro.
Tra fare un debito e doverlo pagare ....la differenza è doppia. Voi lo avete fatto e noi dobbiamo ora pagarlo! e dovremo anche ringraziarvi??di aver pagato contributi pensionistici che venivano mangiato il giorno dopo e ora le pensioni le dobbiamo pagare noi a voi?di cosa mi spieghi? proprio non mi capacito...forse di aver messo in mano il paese a dei delinquenti per 40 anni votandoli? di averci rovinato qualsiasi sogno di poter vivere del proprio lavoro??
Molti "vecchi" mi dicono...noi siamo pariti senza un diploma lavorando in un garage senza niente (ovviamente senza nessun permesso o licenza o abilitazione o rispetto di regole)...oggi se lo fai finisci in galera!! i giovani aspettano solo le vostre scuse ecco cosa aspettiamo..altro che manne dal cielo, dal cielo ci è arrivato solo lo schifo che ci avete lasciato!
Partire dal pane e acqua e passare al vivere agiati è una soddisfazione e una gratificazione, il sistema inverso a cui ci avete spianato la strada è umiliante e depressivo... vuole un bel grazie per tutto questo? bè ...grazie tante!!

1 Settembre 2011, 12:05

Il mio commento è molto semplice: l'Italia è un paese scadente da un punto di vista "civico". Un paese civile deve avere come priorità quella della difesa delle categorie più deboli: giovani ed anziani. E questa responsabilità è di quella parte di individui che sono centrali rispetto all'economia ed alla politica.
Io sono un liberale ma quanto ho scritto sopra non è ne ideologia ne un concetto virtuale: si può realizzare concretamente se si crede nel concetto e nel valore di "ricchezza diffusa" in antitesi con quello dell' "eccesso della ricchezza privata".

I nemici delle giovani generazioni si chiamano: speculazione, grettezza, disonestà, corruzione e l'Italia soffre di questa malattia e paga un prezzo altissimo dagli anni '60 da quando i primi democristiani doc iniziarono a depredare lo Stato come oggi continua a succedere. Questo è un reato non solo e non tanto penale ma contro le leggi del diritto alla vita, al lavoro ed allo sviluppo.

La casa centra e non centra. Certo ogni coppia dovrebbe potersi comprare una casa ma: a) se lo stato non li aiuta; b) se le banche fanno quello che vogliono senza alcuna autority c) se appena ti nasce un figlio dopo tre giorni ti arriva il codice fiscale quasi potesse scappare all'estero con il passeggino non ci sarà nulla da fare.

Civilità ci serve una nuova forma di civiltà ed una nuova classe dirigente. Oggi.

1 Settembre 2011, 18:56

Molte giovani coppie potrebbero disporre del proprio appartamento, nella loro città( anche se di proprietà del genitore ) ma sfortunatamente per loro il lavoro o altro le obbliga a rimanere in affitto in appartamento altrui .nessun politico ha mai preso in considerazione la possibilità di riconoscere lo scambio temporaneo di appartamenti agevolandolo sotto l'aspetto reddituale e fiscale . Esentando dall'irpef la rendita dell appartamento di proprietà con il quale dovranno pagare l'appartamento abitato . Faccio una esemplificazione :una giovane coppia con quello che gli rimane dalla rendita dell'affitto dell'appartamento di loro proprietà, affittato a terzi, ,dedotte le imposte gravanti comunali e regionali comprese ( che oggi sono pesanti).pagheranno indirettamente una seconda volta l'imposta sul redditto ecc. Sull'appartamento da loro occupato e preso in affitto , perché il proprietario caricherà sull'importo dell'affitto le stesse tasse e le imposte da lui pagate . Pertanto il cittadino che non abita il proprio appartamento paga indirettamente due volte l'imposta sul redditto degli immobili ed i relativi balzelli regionali e comunali . Vi sembra giusto?

30 Dicembre 2011, 17:37

Noi come coppia avremmo tutti i requisiti a parte il : non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini irpef derivante da un contratto a tempo indeterminato...
- Credo che sia difficile per una coppia che ha meno del 50% delle proprie entrate derivanti da un contratto a tempo indeterminato pensare di accollarsi un mutuo.
- A questo punto è impensabile anche per noi.
- Guardando tutti i requisiti credo che sia difficile accedervi con una certa sucurezza...

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