Le liti tra vicini sono da sempre uno dei peggiori grattacapi della vita, con strascichi che lasciano il segno sulla pace quotidiana di migliaia di persone. Si calcola infatti che ogni anno si verifichino 100mila litigi condominiali e a differenza di altri contenziosi, quelli tra vicini hanno un difetto speciale: volente o nolente devi continuare ad avere un rapporto di vicinato. Ma adesso arriva la mediazione obbligatoria
Il condominio è una fonte inesauribile di contenziosi: rumori molesti, posti auto, quote e millesimi. La mediazione è uno strumento che in pochi giorni, una sessantina in media per arrivare ad un accordo, risolva una controversia che potrebbe protrarsi per anni e anni
Come funziona
Si deposita un’istanza presso un ente certificato (camere di commercio, ordini professionali o enti privati riconosciuti dal ministero della giustizia). Il mediatore avrà quindici giorni di tempo per convocare le parti. Nel caso in cui la controparte dovesse rifiutare la convocazione, dovrà poi esporre al giudice in tribunale le motivazioni del rifiuto. Qualora il rifiuto si rivelasse infondato, si incorre in sanzioni certe. La durata massima della trattativa è di 4 mesi. Nel caso di mancato accordo il mediatore può comunque avanzare una propria proposta che poi sarà valutata dal giudice nel caso in cui la causa dovesse proseguire in tribunale. Nel caso di accordo, l’intesa viene omologata da un giudice e diventa esecutiva
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