Tra il fisso e il variabile c’è di mezzo la banca
Chi ci è già passato sa bene che, all’accensione del mutuo, si pone sempre la stessa domanda: tasso fisso o tasso variabile? una risposta univoca all’eterno dilemma non c’è in quanto la scelta migliore varia da persona a persona, in base alle proprie condizioni economiche, all’importo richiesto, alla finalità con la quale si chiede il mutuo
La preferenza degli italiani da sempre è stata accordata al tasso variabile: chi lo sceglie sa di esporsi ad un rischio in quanto la rata mensile da pagare non è mai costante ma varia in base all’andamento dell’euribor.
Chi invece teme un rialzo improvviso della rata da pagare andrà sul sicuro scegliendo il tasso fisso, che garantisce la prevedibilità di una rata costante nel tempo e nell’importo
Ma se si è degli eterni incerti e si è scelto un tasso che si è rivelato presto poco conveniente è sempre possibile rinegoziare il mutuo in corso, ovvero sostituirlo con un altro applicando delle nuove condizioni
Per approfondire, qui trovi il nostro calcolatore mutui: calcolo rata mutuo a tasso fisso
E qui il form di richiesta mutuo
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