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Regali e contanti: ecco come l'ilva manteneva amicizie e appoggi

La vicenda dell'ilva di Taranto, sotto sequestro dallo scorso 30 luglio, si arricchisce di un nuovo inquitante elemento. Per anni chi gestiva lo stabilimento siderurgico più grande d'Italia ha svolto un'attività di lobby con diverse istituzioni, imprese, associazioni, centri culturali, università e persino con la chiesa cattolica

Il corriere della sera pubblica un documento con tutti i ragali fatti tra il 2010 e il 2011

Secondo i magistrati in quella lista di donazioni e acquisti di regali per amici e giornalisti, è stata contabilizzata come "spese di direzione" anche la tangente da diecimila euro che girolamo archinà. Capo delle relazioni pubbliche, avrebbe pagato al consulente tecnico della procura, Lorenzo liberti, affinché annacquasse le sue considerazioni sull'inquinamento

Circostanza che liberti (filmato mentre ritira una busta da archinà) nega. Nelle carte contabili dell'ilva c'è un documento di due righe (anche quello consegnato ai finanzieri da cinieri) allegato ad una delle informative del caso giudiziario. È un foglio con il quale archinà chiede a cinieri di «predisporre 10 mila euro da utilizzare per offerta alla chiesa di Taranto in occasione della pasqua». La data è del 25 marzo 2010, lo scambio della presunta mazzetta avviene il giorno dopo e anche se lo stesso arcivescovo conferma la donazione, secondo i finanzieri quelle due righe sono il sotterfugio usato da archinà per giustificare il prelievo dei soldi e nasconderne il vero motivo

Ricordiamo che il blocco dell'ilva è scattato dopo che sono state depositate presso la procura della repubblica di Taranto due perizie (una chimica e l'altra epidemiologica) nell'ambito dell'incidente probatorio che vede indagati emilio riva, suo figlio Nicola, Luigi capogrosso, direttore dello stabilimento siderurgico, e Angelo cavallo, responsabile dell'area agglomerato. A loro carico sono ipotizzate le accuse di disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato di beni pubblici, getto e sversamento di sostanze pericolose e inquinamento atmosferico

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