Le imprese italiane devono aggiungere ai loro normali costi un capitolo assai caro. Si tratta della corruzione, che fa perdere competitività, oltre che decenza, perché da noi tutto diventa più caro. Alle imprese medio grandi costa un 25%, a quelle piccole un 40%: un vero fardello che grava soprattutto su appalti e sanità
I dati sono il frutto di un ampio lavoro di ricerca che verrà presentato il 22 ottobre in un libro di 400 pagine, a cura della commissione costituita presso il ministero della funzione pubblica presieduto da Filippo patroni griffi. L'introduzione del volume è a carico del presidente monti
Oltre ad allontanare gli investimenti esteri la corruzione italiana toglie competitività alle imprese. La politica svolge infatti nel nostro paese una funzione di protezione di pratiche clienterali e corrotte, che generano appalti inutili o truccati, opere pubbliche innecessarie, costi di due o tre volte superiori a quelli degli altri paesi. In questo modo si destabilizza lo stato e si crea un sistema malato di libero mercato
Firma l'appello di repubblica per la legge anticorruzione
2 Commenti:
I mattonari sono l'esempio piu' fulgido di corruzione sociale e morale, penso quindi che la pulizia debba cominciare da questa categoria di aviti e corrotti.
E che dire della classe politica che si é prestata con molta spudoratezza ai giochi dei mattonari e affini?il dramma é che si deve andare alle urne e votare ...rinunciare a tale diritto é ripudiare i sacrifici e roici di coloro che hanno lottato nei secoli per conquistarlo,a costo della propria vita!votare invece significa avallare questa situazione umiliante per chi crede nei valori che hanno ispirato la ns costituzione . ..La frustrazione del cittadino che é convinto che,comunque si voti,non cambierà nulla,anzi si cadrà in un baratro sempre più nero e i politici eletti,sempre comunque i soliti,destra o sinistra,a festeggiare la vittoria e a preparare i soliti intrighi per rinsaldare esclusivamente il proprio potere a totale discapito degli interessi del nostro Paese!
per commentare devi effettuare il login con il tuo account