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10 semplici regole per risparmiare sul riscaldamento

Le spese per il riscaldamento sono assai onerose e per molte famiglie rappresentano uno dei capitoli più cari del bilancio domestico. Come se non bastasse la metà dell'energia prodotta, nella maggior parte delle case, se ne va in sprechi e dispersioni: come buttare 1000 euro dalla finestra. Ecco dieci semplice regole per non farlo più

Secondo i consigli forniti da cofely, società specializzata in servizi per l'efficienza energetica e ambientale, occorre seguire queste accortezze

1. Temperatura regolata sui 19-20º. Per ogni grado in più i consumi aumentano del 7%, perciò è meglio avere un calore minimo costante che sparare la temperatura di colpo

2. Installare valvole termostatiche. Ogni termosifone deve averne una: non appena la stanza raggiunge la temperatura indicata, viene automaticamente escluso dal ciclo

3. Controllare il termostato. Individuare gli orari in cui è opportuno davvero tenere i termosifoni accesi

4. Termosifoni liberi. I mobiletti da incasso, i copritermosifoni e le tende riducono le prestazioni energetiche

5. Termosifoni efficienti. All'inizio della stagione fredda bisogna spurgarli e far uscire l'aria depositata nelle tubature

6. Ventilazione della casa. Meglio aprire di colpo tutte le finestre, che lasciare una fessura aperta durante molte ore

7. Temperatura dell'acqua. L'ideale è 45º

8. Caldaia a condensazione e panneli. È un po' più cara, ma la caldaia a condensazione recupera il calore dei fumi di espulsione. L'ideale, ovviamente, sono i pannelli solari

9. Manutenzione. Risparmiare sulla manutenzione degli impianti è semplicemente il modo migliore per spendere molto di più in futuro

10. Isolare i tubi. Se non si possono installare i doppi vetri, almeno è necessario rivestire i tubi esterni del riscaldamento con materiali termo isolanti

 

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3 Commenti:

29 Novembre 2012, 11:51

L'unica cosa per risparmiare ca. 65 % sono buone infissi e una isolazione della casa!!!! Questo non e una novita, ma mi sembra sconociuto in Italia!!!!

29 Novembre 2012, 12:09

A proposito di remuneratività degli immobili e di spese connesse (tra cui non è indifferente quella per il riscaldamento).
Purtroppo non tutti hanno la caratura mentale di capire che il mattone è diventato un bidone (fa anche rima).
Anche in montagna, e, in particolare, in quella di pregio (cortina, courmayeur, ecc.): i bidonati aumentano pure lì.
Quando finalmente i tapini lo capiranno si accorgeranno di avere tra le mani un giochino poco remunerativo e non dei beni che si valorizzano nel tempo.
A quel punto saranno costretti da imu, tasse e spese varie, fastidi di ogni genere, ecc. A svendere alla grande: hanno acquistato a 100 e venderanno a 50 (od anche sotto i 50: non mettiamo limiti alla provvidenza).
Sai le risate di coloro che li avevano spinti ad investire nell'immobile?
Imagina, poi!

30 Novembre 2012, 23:20

Non capisco il punto n.10. Qualcuno me lo potrebbe spiegare?

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