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Tutti a parlare dei vantaggi fiscali dei grandi calciatori in spagna o in francia, e alla fine il vero paradiso fiscale dei fantasisti del pallone è proprio il nostro paese. Un giocatore professionista che milita in un campionato di serie a e guadagna due milioni di euro, paga 874mila euro di imposte contro i 927mila euro della premier league inglese e il milione della liga spagnola

A fare uno studio della diversa imposizione fiscale all'interno dell'unione europea è stata la società di servizi kpmg. Secondo i dati raccolti, a pagare più tasse dei calciatori della serie a sono anche i calciatori della bundesliga tedesca (876mila euro). Graziati invece quelli che militano nel campionato francese, che pagano allo stato 806mila euro di tasse. Ma la cosa potrebbe avere vita breve considerata la ferma intenzione di hollande di introdurre una super tassa sui redditi milionari, nonostante la bocciatura della corte costituzionale

Il contributo di solidarietà del 3% introdotto dal governo monti per la parte che eccede i 300mila euro di reddito, non è quindi servito a togliere all'Italia l'etichetta di "eldorado" dei calciatori. E pensare che pochi anni fa, la cosiddetta legge beckham e che prevedeva un'aliquota di imposta ridotta dal 43% al 24% aveva suscitato le proteste dei dirigenti dei club italiani perché accusata di provocare una fuga di talenti verso la spagna. Abrogata la legge, la fuga dei talenti calcistici continua

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