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Le differenze tra ricchi e poveri sono sempre esistite e quando pensiamo ai secoli passati siamo soliti immaginare che le diseguaglianze fossero più profonde di oggi. E invece no: i pochi super ricchi del presente lo sono sempre di più e hanno raggiunto una distanza dal resto della popolazione mai vista nella storia

Plutocrati, li chiama christia freeland, giornalista di reuters che ha raccolto le prove di come lo 0,1% della popolazione mondiale sia riuscita ad accumulare delle fortune inimmaginabili. E che per giunta continuano a crescere. Le nuova economia dei flussi globali ha permesso a persone come il messicano carlos slim o al padre di microsoft, bill gates, di concentrare nelle proprie mani una ricchezza e un potere inauditi

Se nell'antica Roma crasso aveva delle rendite pari al reddito annuale medio di 32mila romani, rockfeller all'inizio del 20º secolo guadagnava quanto 116.000 americani. Nulla al confronto di carlos slim, il cui reddito è pari a quello di 400.000 messicani suoi connazionali

La diseguaglianza dei nostri giorni è dunque infinitamente maggiore che in passato e negli ultimi anni si è andata gonfiando ad una velocità inaudita. Secondo i dati forniti da freelandnel 1970 un dirigente d'impresa negli usa guadagnava 42 volte lo stipendio medio dei suoi dipendenti; oggi questo rapporto è arrivato a 380

Eletto dal financial times come il miglior libro dell'anno, l'inchiesta di chrystia freeland è in vendita su amazon in vari formati

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12 Febbraio 2013, 12:14

Se poi analizziamo ( nel nostro piccolo, per carità eh....) la situazione italiana, c'è da mettersi le mani nei capelli. Più sono ricchi, più gli italiani concedono loro potere per farsi gli affaracci propri. E molti addirittura li venerano, li osannano, li vedono come divinità illuminate.

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