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La compagnia aerea ryanair gioca da anni al gatto e al topo con le autorità dei paesi in cui opera. Se i sindaci implorano in ginocchio mr. O'leary, il fondatore della low cost irlandese, di atterrare nei propri aeroporti, i consumatori spesso insorgono contro i costi occulti. Spesso con ragione, tanto che l'antitrust ha inflitto una multa da 400mila euro per quegli euro in più che spuntano fuori durante il pagamento con la carta di credito

In particolare, nel mirino del garante per la concorrenza erano finiti alcuni oneri facoltativi, si legge nel bollettino dell'antitrust, "che venivano normalmente separati dal prezzo delle tariffe pubblicizzato" e addebitati successivamente nel processo di prenotazione

Come in molti sanno tra il prezzo iniziale e quello finale le cose cambiano. Durante l'acquisto online comparivano nuove voci di costo, riaddebitando l'iva sui voli nazionali o inserendo commissioni tipo il check in online, mentre al momento del pagamento con la carta di credito saltava fuori dal nulla una commissione fissa denominata "tariffa amministrativa"

Uno stratagemma che permetteva alla compagnia di pubblicizzare un prezzo molto più basso di quello che effettivamente si andava a pagare, scrive l'antirtust, falsando "in maniera apprezzabile la scelta del consumatore in relazione al costo effettivo del servizio" e non osservando il principio secondo il quale "il prezzo dei biglietti per il trasporto aereo deve essere chiaramente ed integralmente indicato, sin dal primo contatto con il consumatore, in modo da rendere immediatamente e chiaramente percepibile l'esborso finale"

Secondo il codacons, queste commissioni nascoste ammontano in genere a 5 - 6 euro per passeggero, ma possono arrivare anche a 8 euro a biglietto. Anche se ad una singola persona magari non sembra molto (in fondo il costo finale è comunque minore di altre compagnie) riscossa ad ogni cliente la piccola tassa dà l'idea di quanto la compagnia riesca ad incassare: se nel 2012 sono stati circa 23 milioni i passeggeri trasportati da ryanair, la cifra potrebbe andare da130 a 180 milioni di euro. La multa di 400mila potrebbe quindi fargli il solletico

Infatti ryanair lo scorso dicembre aveva comunicato all'authority di aver eliminato la tassa sulle carte di credito, affermando che da fine novemrbe i prezzi dei biglietti proposti sul sito non avrebbero subito alcun incremento. Altroconsumo e altre associazioni dei consumatori alcune settimane dopo avevano però segnalato che la "tariffa amministrativa" fissa era sì sparita, ma allo stesso momento ne era emersa un'altra non più fissa, ma calcolata in percentuale (nel caso il 2% del prezzo del servizio di trasporto selezionato dal consumatore) e denominata "tassa carta di credito"

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