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Secondo la corte dei conti il redditometro ha avuto un lancio mediatico superiore alle sue reali possibilità e la conseguenza principale di questa campagna è stato quello di favorire il nero. Intanto sono pronti i risultati dei primi 35mila accertamenti, che mettono a confronto redditi e spese

Quel che è certo è che il redditometro è partito in ritardo rispetto ai numerosi annunci a cui abbiamo assistito. Seguendo l'andamento delle ricerche su google scopriamo infatti che i contribuenti cercano di informarsi su questo strumento messo a punto dall'agenzia delle entrate fin dal 2009. Ma è a gennaio 2013, con la messa in marcia effettiva del grande fratello delle spese degli italiani, che assistiamo al picco

Il lancio del redditest da parte dell'agenzia delle entrate, a novembre 2012, segna un altro picco delle ricerche. Con questo simulatore è infatti possibile verificare la propria posizione di fronte al fisco e come resistere alla tentazione, sapendo inoltre che si tratta di una prova del tutto anonima (scarica e compila il redditest online)

Se il redditometro è davvero efficace o se, come dice la corte dei conti, ha delle limitate potenzialità, se ne accorgeranno dunque i primi 35mila contribuenti finiti sotto la lente dell'agenzia delle entrate. In teoria chi guadagna 80 e spende 100 (lo scarto che fa scattare l'allarme è infatti il 20% tra reddito e spesa)

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2 Commenti:

10 Giugno 2013, 1:13

Faccio notare che chi guadagna 80 e spende 100 ha uno scarto del 25% rispetto al reddito e non del 20. Avrebbe uno scarto del 20% se avesse un reddito di 100 e spendesse 120.

liscelli
11 Giugno 2013, 1:08

Ma va ? il redditometro avrebbe favorito il nero ? e magari la stagnazione del denaro ? in modo da tenere i prezzi bassi ? in modo da non far partire l'inflazione ? per mantenere lo status quo della casta ? ma daiiii ? e chi l'avrebbe detto

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