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S&p: la debolezza economica spingerà giù i prezzi nel 2014, ma in Italia i valori delle case non sono sopravvalutati (scarica pdf)

La persistente debolezza del reddito familiare e la difficoltà di accesso al credito spingeranno al ribasso i prezzi delle case anche nell'anno in corso, ma il declino sarà solo dell'1%, mentre i valori torneranno a salire dell'1% nel 2015. A dirlo è l'agenzia di rating standard&poor nel suo consueto rapporto sul mercato immobiliare in europa

Nel 2013 il mercato immobiliare ha continuato la sua caduta, anche se a un ritmo minore rispetto a quello registrato nel 2012. Ciò fa presagire una certa stabilizzazione del mercato, anche se il settore rimane debole come si evince dalle 403.000 transazioni del 2013 contro le 869.000 realizzate nel 2006

S&p: la debolezza economica spingerà giù i prezzi nel 2014, ma in Italia i valori delle case non sono sopravvalutati (scarica pdf)

A spingere verso il basso i valori delle case sono la debolezza del reddito familiare e la difficoltà di accesso al credito. Secondo s&p non si può parlare in Italia di una sopravvalutazione dei valori delle case, come si evince dal rapporto tra prezzi delle case e reddito che è sceso considerevolmente rispetto ai picchi del 2009 e ora è più vicina alla sua media di lungo periodo. Anche il rapporto tra affitti e reddito rimane nella sua media storica

L'incertezza del mercato è legata anche all'introduzione della nuova imposta sui servizi indivisibili, la tasi, che sostituisce (sulla prima casa) la tanto contestata imu. Ma l'effettivo peso dell'imposta dipende dalle scelte dei singoli comuni, generando un clima di grande incertezza per i proprietari di case

Per quanto riguarda il mercato dei mutui, l'interesse medio applicato dalle banche è sceso di quasi un punto da febbraio 2012 e febbraio 2014 e tutto fa presagire un ulteriore ribassamento dei tassi. Oggi il mercato dei finanziamenti per l'acquisto di casa in Italia rappresenta il 45% del pil, ben al di sotto della media dell'eurozona del 64% del pil

 

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