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Tiziana e Nicola volpes: "non bisogna lasciarsi sedurre da chi promette che venderà il tuo immobile a dieci quando vale cinque"
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La crisi ha spazzato via chi si improvvisa agente immobiliare, dando maggior spazio a professionisti seri e responsabili. Ma ha anche cambiato le regole del gioco, per cui non è possibile mettere sul mercato immobili a cifre di desiderio. A parlarne con idealista news sono Nicola e tiziana volpes, eredi del gruppo volpes case srl, da oltre 40 anni punto di riferimento del mercato immobiliare romano e italiano in generale

Qual è la situazione del mercato immobiliare in generale e romano in particolare?

Tiziana-  per la prima volta dal 2011, nel primo semestre si è registrato un dato positivo nel numero delle transazioni, con un aumento che ha toccato in alcune zone anche il 20%. Questo dato potrebbe essere in parte influenzato dalla modifiche introdotte al regime fiscale a partire dal 1 gennaio 2014, che ha fatto sì che molti acquirenti abbiano spostato l’atto da dicembre a gennaio

È innegabile che il numero delle transazioni è aumentato perché sono scesi i prezzi, dai picchi massimi del 2006-2007 nei centri delle grandi città sono diminuiti tra il 20 e il 30%, mentre nelle periferie si arriva tranquillamente al 30%, parlando di case usate. Diverso è il discorso per le nuove costruzioni, perché i costi di produzione sono maggiori

Il prezzo degli immobili era alto rispetto al reddito procapite, la discesa dei prezzi è un segnale positivo perché adesso un maggior numero di persone può permettersi una casa. Oggi anche il numero delle proposte è in aumento, la gente sta acquisendo più fiducia. Naturalmente ora ci si aspetta riforme che garantiscano una pressione fiscale minore

Nicola, nel mercato immobiliare romano, nell'ultimo anno abbiamo registrato un notevole aumento delle transazioni. I valori sono rimasti più o meno stabili anche se ci sono state oscillazioni del 2-3%, ma dipende dai quartieri, dalle zone. La discesa dei prezzi ha reso l’accessibile l’offerta immobiliare a un maggior numero di persone

Parlando delle tipologie immobiliari, il segmento di lusso è uno di quelli che ha retto meglio la crisi

T: questo perché il segmento di lusso non interessa solo alla clientela italiana, ma anche agli stranieri. Le transazioni che abbiamo chiuso negli ultimi due-tre mesi su immobili particolarmente prestigiosi hanno interessato una clientela straniera. Abbiamo notato una tendenza anche per gli acquisti superiori al milione a spostarsi dal centro storico alle porte delle città, in modo da acquistare immobili con una superficie maggiore dove trovino spazio anche un piano per i figli, un altro per nonni, riducendo così i costi. C’è un ritorno al concetto di famiglia allargata

Chi compra immobili di lusso, inoltre, generalmente non ha bisogno di accedere al credito. Molte transazioni sopra i 500mila euro, le abbiamo concluse con persone che non avevano bisogno di accendere un mutuo. Sono famiglie che vogliono investire o comprano per i figli e non vogliono far gravare su di loro le rate di un finanziamento. Inoltre, le banche, per quanto a parole siano molto più aperte, in realtà danno soldi a chi soldi ce li ha già

L’acquirente oggi  un maggior interesse verso elementi come la domotica o la classe energetica?

N.. Per quanto riguarda la classe energetica o la domotica, sono elementi che non facilitino tanto la vendita, ovvero non fanno vendere di più, ma se non si hanno, fanno vendere di meno. È qualcosa che ormai ci si aspetta come dovuto. Sono elementi che si considera come normali nelle nuove costruzioni, soprattutto nei centri urbani

La crisi ha cambiato la figura dell’agente immobiliare?

N.  Il cambiamento è un ritorno al passato, a una maggior professionalità , una maggiore attenzione verso il cliente. È avvenuta la riscoperta di quello che era l’agente immobiliare nel passato: una figura seria e professionale, non come, per lungo tempo è stato visto, quasi un piazzista, un venditore ambulante

Oggi sta riscoprendo la necessità di avere un agente immobiliare di fiducia, che sappia consigliarti. La scelta di buon agente immobiliare fa la differenza nella qualità dell’acquisto. Paradossalmente per andare avanti stiamo facendo un passo indietro, riscoprendo la figura a 360 gradi dell’agente immobiliare

T. Sicuramente c’è una tendenza al passato,  ma molto è stato fatto negli ultimi sette o otto anni nel campo della formazione. Oggi esistono corsi di laurea per chi vuol specializzarsi. Per troppo tempo tanta gente si è improvvisata agente immobiliare,  ma la crisi spazza via chi si improvvisa, chi non svolge un lavoro con professionalità

Sta all’acquirente o al venditore saper scegliere bene il proprio interlocutore,  non lasciarsi sedurre da chi promette di vendere un immobile a dieci quando vale cinque, di non spaventarsi se l’interlocutore del mercato giusto e preparato può essere leggermente più severo. Se oggi io dico vale dieci e non incontro il mercato a un sette, domani dovrò vendere a cinque. Bisogna cercare di non mettere gli immobili sul mercato a cifre di desiderio, ma a cifre ragionevoli

Quant' è importante il mandato in esclusiva per un agente immobiliare?

T. Il mandato in esclusiva è fondamentale e non esclude la collaborazione tra professionisti seri e responsabili.  Noi abbiamo un network interno, che ci consente di collaborare con colleghi serissimi.  In questo modo possiamo operare simultaneamente anche all’estero con una cientela araba, russa e cinese. In questo modo si portano capitali in Italia, anche se la nostra pressione fiscale spaventa un po’ gli investitori. Si dovrebbero adottare misure analoghe a quelle di altri paesi, dove si concede il permesso di soggiorno permanente a chi spende più di una certa cifra per acquistare casa

L’avvento del web e dei portali immobiliari ha cambiato il mercato?

N: l’avvento dei portali ha favorito la divulgazione degli annunci e delle informazioni, ha reso più mobile l’attività dell’agente immobiliare. Gli permette di avere delle strutture più piccole, facilita il lavoro. Noi abbiamo puntato tutto sul web, sui portali

L’unico rischio è l’eccesso di informazione: non sempre tutto quello che c’è sul web è valido, perché a volte possono esserci degli annunci fittizi, c’è meno controllo da parte dell’editore. Sarebbe necessario un maggior controllo e una maggiore selezione degli annunci

Cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro per il settore?

N. Quella che viviamo oggi è una crisi del sistema economico in generale e la ripartenza dipenderà dalle scelte politiche ed economiche che si faranno. È difficile fare una previsione, perché sono tantissime le variabili. Sicuramente a brevissimo termine vedremo un mercato un po’ più frizzante, un po’ più energico

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