Commenti: 2
Quale contratto per l’affitto di un appartamento per un periodo di 2/3 settimane?
idealista/news

Hai dei dubbi immobiliari? entra nel nostro servizio di consulenze e chiedi aiuto agli utenti di idealista. E se conosci la risposta ai quesiti degli altri, metti a disposizione di tutti le tue conoscenze. Questa settimana un lettore ci sottopone una questione: quale contratto per l’affitto di un piccolo appartamento per un periodo di circa 2/3 settimane?

Rispondi alla domanda

Vedi i commenti (2) / Commento

2 Commenti:

www.realessandro.it
17 Settembre 2014, 19:34

Se in zona turistica il contratti idoneo è per l’appunto quello della locazione turistica .
Le locazioni turistiche sono totalmente escluse dall'ambito della riforma degli affitti abitativi: valgono solo le regole del Codice civile. Pertanto, il canone è libero e, in mancanza di accordi diversi, sarebbero a carico dell'inquilino solo le spese per piccole riparazioni (che sono qualcosa in meno della manutenzione ordinaria), nonché i consumi delle utenze, mentre il proprietario deve farsi carico di tutto il resto.
Forma del contratto. Qualsiasi contratto di locazione, ivi compresi quelli turistici, per mille ragioni deve essere scritto, anche se dura pochi giorni ed anche se non obbligatorio se la durata è inferiore a 30 giorni . Se la durata del contratto supera il mese diviene necessaria la registrazione.
Stipulare patti scritti resta in ogni caso caldamente consigliabile. Possono accadere, per esempio, sinistri (l'incendio dell'immobile, il furto degli arredi), che inevitabilmente farebbero salire a galla l'irregolarità del contratto se du durata oltre i 30 gg . Oppure può capitare che l'inquilino continui ad occupare l'immobile oltre il termine pattuito verbalmente, rendendo davvero complicato accertare quale questo termine sia. Infine, l’ accordo scritto implica ovviamente anche la formulazione del verbale di consegna, assai opportuno .
Canone. È liberamente determinabile contrattualmente dalle parti e quindi soggetto solo alle regole del mercato. Ricordiamo che il versamento è vincolato alle regole sulla tracciabilità dei movimenti di denaro: pertanto, se si raggiungono i mille euro, non potrà avvenire a mezzo contanti, ma con assegni, bonifici o l'utilizzo di carte di credito. Naturalmente, la norma non è eludibile spezzettando i versamenti o utilizzando la caparra anticipata come un mezzo per ridurre la cifra sotto il limite di mille euro.
Durata. A livello civilistico, la durata delle locazioni turistiche sarebbe del tutto svincolata da limiti. Tuttavia, tali locazioni sono per definizione stagionali o perlomeno periodiche. Quindi, il proprietario, se intende evitare che l'inquilino si stabilisca nell'immobile in pianta stabile, affermando che in realtà gli è stato affittato come residenza principale, dovrà curare che la durata del contratto sia limitata, ed eviterà rinnovi automatici che prolunghino per anni la permanenza del conduttore. Per lo stesso motivo non è opportuno prevedere aggiornamenti periodici del canone stesso, anche se non vietati dalla legge.
Nell'accertamento se quello della locazione turistica è un contratto simulato, per evitare i vincoli di durata di quattro anni, più altri quattro di rinnovo automatico, il giudice si baserà su fatti oggettivi: dove di fatto risiede il conduttore (al di là del dato anagrafico), dove lavora o studia, da quanto si protrae la locazione, se la località ha effettivamente pregi turistici, se l'inquilino ha ristrutturato a sue spese l'immobile, se paga regolarmente le spese condominiali, e via elencando.
Www.realessandro.it

www.realessandro.it
17 Settembre 2014, 19:54

Se in zona turistica il contratti idoneo è per l’appunto quello della locazione turistica .
Le locazioni turistiche sono totalmente escluse dall'ambito della riforma degli affitti abitativi: valgono solo le regole del Codice civile. Pertanto, il canone è libero e, in mancanza di accordi diversi, sarebbero a carico dell'inquilino solo le spese per piccole riparazioni (che sono qualcosa in meno della manutenzione ordinaria), nonché i consumi delle utenze, mentre il proprietario deve farsi carico di tutto il resto.
Forma del contratto. Qualsiasi contratto di locazione, ivi compresi quelli turistici, per mille ragioni deve essere scritto, anche se dura pochi giorni ed anche se non obbligatorio se la durata è inferiore a 30 giorni . Se la durata del contratto supera il mese diviene necessaria la registrazione.
Stipulare patti scritti resta in ogni caso caldamente consigliabile. Possono accadere, per esempio, sinistri (l'incendio dell'immobile, il furto degli arredi), che inevitabilmente farebbero salire a galla l'irregolarità del contratto se du durata oltre i 30 gg . Oppure può capitare che l'inquilino continui ad occupare l'immobile oltre il termine pattuito verbalmente, rendendo davvero complicato accertare quale questo termine sia. Infine, l’ accordo scritto implica ovviamente anche la formulazione del verbale di consegna, assai opportuno .
Canone. È liberamente determinabile contrattualmente dalle parti e quindi soggetto solo alle regole del mercato. Ricordiamo che il versamento è vincolato alle regole sulla tracciabilità dei movimenti di denaro: pertanto, se si raggiungono i mille euro, non potrà avvenire a mezzo contanti, ma con assegni, bonifici o l'utilizzo di carte di credito. Naturalmente, la norma non è eludibile spezzettando i versamenti o utilizzando la caparra anticipata come un mezzo per ridurre la cifra sotto il limite di mille euro.
Durata. A livello civilistico, la durata delle locazioni turistiche sarebbe del tutto svincolata da limiti. Tuttavia, tali locazioni sono per definizione stagionali o perlomeno periodiche. Quindi, il proprietario, se intende evitare che l'inquilino si stabilisca nell'immobile in pianta stabile, affermando che in realtà gli è stato affittato come residenza principale, dovrà curare che la durata del contratto sia limitata, ed eviterà rinnovi automatici che prolunghino per anni la permanenza del conduttore. Per lo stesso motivo non è opportuno prevedere aggiornamenti periodici del canone stesso, anche se non vietati dalla legge.
Nell'accertamento se quello della locazione turistica è un contratto simulato, per evitare i vincoli di durata di quattro anni, più altri quattro di rinnovo automatico, il giudice si baserà su fatti oggettivi: dove di fatto risiede il conduttore (al di là del dato anagrafico), dove lavora o studia, da quanto si protrae la locazione, se la località ha effettivamente pregi turistici, se l'inquilino ha ristrutturato a sue spese l'immobile, se paga regolarmente le spese condominiali, e via elencando.
Www.realessandro.it

per commentare devi effettuare il login con il tuo account