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Prezzi case, in 2 anni nelle grandi città cali fino al 20%
GTRES

La crisi ha inferto un duro colpo ai prezzi delle case, i ribassi sono arrivati fino al 20%. A renderlo noto l'analisi del mercato immobiliare delle città italiane di maggiori dimensioni negli ultimi due anni effettuata dall'ufficio studi tecnocasa. I grandi centri italiani che hanno fatto registrare la flessione maggiore sono stati Bologna -20,4%, Torino -19,6% e Genova -18%

A Firenze e Milano, invece, i prezzi hanno perso meno, rispettivamente -11,4% e - 13,7%. A Milano, in particolare, sono state le aree centrali ad essere andate meglio: gli immobili in queste zone hanno perso soltanto l'8,6%. A Firenze invece sono state le macroaree di isolotto e novoli-carreggi ad aver perso meno

La metropoli che ha sofferto di più nell'ultimo biennio è stata Bologna (-20,4%), che ha visto perdere valore soprattutto per gli immobili della macroarea di bolognina-corticella (-29,1%), migliore il comportamento di mazzini-savena (-6,4%). Anche Torino ha visto una diminuzione dei valori immobiliari del 19,6%, che ha interessato in particolare la zona della collina trascinata dal ribasso subito dagli immobili situati nelle zone meno prestigiose e più periferiche

L'analisi ha evidenziato una buona tenuta del centro di Verona, che ha perso solo il 7,7 contro una media cittadina del 15,2%, di Roma, dove gli immobili hanno lasciato sul terreno solo il 14,2% con le zone centrali che hanno perso soltanto il 10,6%, e di Palermo (-9,2%). A Napoli la diminuzione dei prezzi è stata del 17,7%, con un migliore andamento della macroarea di vomero-arenella (-14,5%). Genova, infine, dopo Bologna e Torino è la città che ha perso di più nell'orizzonte di tempo considerato (-18%), in particolare nella macroarea di marassi-molassana-san fruttuoso

Prezzi case, in 2 anni nelle grandi città cali fino al 20%

 

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2 Commenti:

freja-vl
18 Novembre 2014, 11:11

È ancora poco,comunque avanti cosi.

mauro
18 Novembre 2014, 15:19

Io sono fermamente convinto che tantissimi venditori si pentiranno amaramente di non aver venduto casa ai prezzi di oggi.
Basta saper aspettare ed il tempo, neanche tanto vista la prossima riforma delle rendite catastali, mi darà ragione.
Oramai gli immobili sono diventati un collaudatissimo bancomat per la classe politica italiana e chi si ostina a pensare che le cose possano solo rimanere come oggi, è un povero illuso.

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