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Prezzi case Piemonte, cala il prezzo degli immobili di seconda mano, -1,1% nel 2014
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Secondo l'ultimo rapporto stilato dal portale immobiliare idealista, il prezzo delle case di seconda mano in Piemonte ha registrato un calo pari all'1,1% nel corso del 2014, un ribasso ampiamente sotto la media nazionale che porta il valore medio al metro quadro a 1.621 euro. Il campione analizzato dall'ufficio studi comprende 11.483 unità immobiliari inserite nel database del portale dai proprietari piemonesi tra il 30 dicembre 2013 e il 30 dicembre del 2014

Il campione analizzato dall’ufficio studi di idealista comprende 11.483 unità immobiliari inserite nel database del portale dai proprietari piemonesi tra il 30 dicembre2013 e il 30 dicembre del 2014

Province piemontesi
Rispetto al generale trend ribassista della regione, le province di Cuneo (5,1%) e Alessandria (3,4%) segnano una decisa inversione di tendenza, mentre i valori sono rimasti invariati a Biella - quella con i prezzi più bassi d’Italia (821 euro/m2) -. Dopo il 2014 le case costano meno nel Verbano-Cusio-Ossola (-3,1%), nel novarese (-2,8%) e nell’astigiano (-2,7%). Ribassi nell’ordine dello 0,9% anche nelle province di Torino e Vercelli

Rispetto ai prezzi, la succitata Biella è la più economica dove acquistare casa con poco più di 800 euro al metro quadro, mentre Torino è la più cara con 1.818 di media al euro/m2

Capoluoghi di provincia
Tra le città capoluogo per cui è stato possibile rilevare le variazioni dei valori su base annuale, si segnalano in terreno positivo Vercelli (1,8%) e Alessandria (1,2%), mentre tutte le altre chiudono in rosso il 2014. Fra queste, Verbania (-6,8%) si segnala per la performance peggiore degli ultimi 12 mesi, seguono Torino (-4,8%), Asti (-4,1%). Più attenuati i cali di Novara (-2,5%) e Biella (-0,7%)

Sempre Verbania, con i suoi 2.015 euro al metro quadro, è la città capoluogo con i prezzi più elevati a livello regionale, seguita da Cuneo (1.993 euro/m2), mentre Torino (1.977 euro/m2) è solo la terza piazza più cara. Biella, in compenso, è la città più economica con 878 euro al metro quadro

Prezzi case Piemonte, cala il prezzo degli immobili di seconda mano, -1,1% nel 2014

Prezzi case Piemonte, cala il prezzo degli immobili di seconda mano, -1,1% nel 2014

Prezzi case Piemonte, cala il prezzo degli immobili di seconda mano, -1,1% nel 2014

Cali generalizzati a livello nazionale
I prezzi delle case di seconda mano in Italia hanno proseguito la loro discesa nel corso del 2014 accumulando un ribasso del 2,9%, che fissa il prezzo medio del mattone a 2.077 euro al metro quadro. Il calo si è attenuato nell’ultimo trimestre con una flessione dello 0,3%


Quasi tutti i capoluoghi (88 quelli monitorati) hanno evidenziato una tendenza prevalentemente ribassista durante il 2014; solo 10 centri hanno chiuso l’anno in terreno positivo ad eccezione di Venezia (7,7%) tutti i principali mercati hanno rispecchiato l’andamento generale, con le svalutazioni maggiori a Cagliari (-7,5%), Napoli (-6,3%), Palermo (-6,2%) e Bologna (-6%). Cali nell’ordine del 4 per cento per Torino (-4,2%), Genova (-4,1%) e Bari (-4%). Tengono meglio Padova (-2,3%), Roma (-1,8%), Firenze (-1,8%) e Milano (-1,5%)

Tra gli altri capoluoghi spiccano le performance negative di Pisa, la più penalizzata dalla caduta delle quotazioni immobiliari, con un meno 11,7%. Sempre a due cifre i cali per Trieste (11,4%) e Verona (11,3%)

In virtù del nuovo rimbalzo su base annuale, Venezia (4.455 euro/m²) Consolida il primato di città più cara del belpaese, seguita da Roma (3.672 euro/m²) E Firenze (3.472 euro/m²) Che sopravanza di pochi euro Bolzano con 3.452 euro al metro quadro. Nella parte opposta della tavola troviamo Biella, la città più economica, con un valore di 878 euro/m²

Per Vincenzo de Tommaso, responsabile ufficio studi idealista.it: “i dati dicono che il 2014 è stato l’anno della transizione verso una nuova fase ciclica; il 2015 potrebbe essere decisivo per la ripresa delle compravendite per via di un maggior dinamismo delle erogazioni e prezzi che continueranno a scendere a tassi meno sostenuti. Quello che ci troveremo davanti sarà un mercato completamente rinnovato, dove non si raggiungeranno più i livelli del passato, con un venditore che non può più fare il bello e il cattivo tempo e dove c’è un compratore più consapevole, più attento al valore dei suoi soldi e che vuole comprare un prodotto di qualità. La crisi ha creato un mercato, quello dell’affitto, che prima era solo marginale e che invece oggi è protagonista insieme alla vendita”

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