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Censis: “Il mattone ha ricominciato ad attrarre risorse”
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Vengono confermati i segnali di ripresa per l’immobiliare. Il mattone ha ricominciato ad attrarre risorse. A renderlo noto, in questo caso, il Rapporto Censis 2015. Secondo quanto emerso, la ripresa del settore è determinata dal boom delle richieste di mutui (+94,3% nel periodo gennaio-ottobre 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014) e dall’andamento delle transazioni immobiliari (+6,6% di compravendite di abitazioni nel secondo trimestre del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

Il 49° Rapporto Censis ha inoltre fatto sapere che si diffonde la propensione a mettere a reddito il patrimonio immobiliare: 560.000 italiani dichiarano di aver gestito una struttura ricettiva per turisti, come case vacanza o bed & breakfast, generando un fatturato stimabile in circa 6 miliardi di euro, in gran parte sommerso.

Se però si guarda all’evoluzione del mercato negli ultimi dieci anni si nota una forte contrazione dei volumi. Tra il 2004 e il 2007, infatti, nel mercato immobiliare si era superata la soglia delle 800mila compravendite l’anno, tra il 2009 e il 2011 – con la crisi – si è scesi a 600mila e negli ultimi quattro anni ci si è attestati poco sopra le 400mila.

A tal proposito, il Rapporto Censis 2015 ha spiegato: “Se si confrontano i volumi di compravendite delle abitazioni nelle grandi aree urbane del 2007 con quelli del 2014 si vede come nelle cinture metropolitane il mercato si è praticamente dimezzato. Di contro, nei capoluoghi il calo dei volumi di scambio in termini percentuali è in genere assai più contenuto, attestandosi nella maggioranza dei casi tra il 20% e il 30%”.

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