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Confedilizia: il Governo protegga la casa, la più importante forma di risparmio degli italiani
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A margine della 92º giornata mondiale del risparmio, il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha detto di augurarsi che “se il Governo ritiene che il risparmio sia – come ha detto oggi il ministro Padoan – uno dei punti di forza del Paese, la legge di bilancio per il 2017 sia arricchita da interventi tesi a proteggere la forma di risparmio tradizionalmente più apprezzata dagli italiani, quello immobiliare”. 

“Lo slogan della Giornata («La cultura del risparmio per la crescita») si attaglia perfettamente – ha aggiunto Spaziani Testa – alla proprietà immobiliare diffusa. Milioni di cittadini e di famiglie svolgono da decenni, impiegando i frutti del proprio lavoro nell’investimento immobiliare, una funzione economica e sociale indispensabile per l’economia italiana: garantendo l’accesso all’abitazione attraverso la locazione di immobili abitativi, anche a canone calmierato; favorendo il commercio e l’artigianato diffusi, mediante l’affitto di locali destinati a queste attività; stimolando decine di settori economici, con i relativi risvolti sull’occupazione, grazie agli interventi di manutenzione e ristrutturazione del patrimonio esistente”.

“Nonostante queste incontestabili dinamiche virtuose, il risparmio immobiliare – ha rilevato ancora il presidente di Confedilizia – è mortificato da alcuni anni da un’imposizione tributaria che – oltre ad avere impoverito, comprimendone i consumi, coloro che hanno scelto di investire in Italia i propri redditi – ha determinato effetti depressivi a catena.

Per attenuare queste conseguenze negative, Confedilizia ha avanzato al Parlamento e al Governo una serie di proposte precise che, se realizzate, avrebbero un onere (700 milioni di euro) di poco superiore all’1 per cento del carico fiscale annuale sul settore immobiliare (50,8 miliardi). Si tratta del minimo intervento che possa pensarsi per un comparto che – di sola tassazione patrimoniale – ha subìto, nel passaggio dall’Ici a Imu e Tasi, un aumento del 150 per cento”. 

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