Oggi oltre la metà degli immobili abitativi viene acquistata con le agevolazioni prima casa. Il bonus rende meno gravosa la compravendita immobiliare riducendo il carico fiscale che pesa sulle spalle del compratore. Ma per poter usufruirne bisogna rispettare determinate condizioni.
Agevolazione prima casa come funziona
Sulla base dei dati diffusi dall'Ufficio Studi del Notariato, idealista news ha costruito una mappa che rappresenta il numero di abitazioni acquistate con il bonus prima casa nelle diverse regioni e la variazione, in numero assoluto, del secondo semestre rispetto al primo.
Chi acquista una casa adibita ad abitazione principale può usufruire dei seguenti benefici fiscali
Acquisto casa dal costruttore:
- Iva ridotta al 4% anziché al 10%
- Pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna
Acquisto casa da privato
- Imposta di registro con aliquota ridotta al 2%
- Pagamento imposta ipotecaria in misura fissa di 50 euro
- Pagamento imposta catastale in misura fissa di 50 euro
Agevolazioni prima casa, requisiti
Per poter usufruire delle agevolazioni prima casa, bisogna rispettare i seguenti requisiti.
- l'immobile non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9, e non deve quindi essere considerata come casa di lusso. In sede di stipula dell'atto di trasferimento dell'abitazione, il contribuente deve quindi attestare oltre alla sussisetenza dei requisiti e delle condizioni per usufruire delle agevolazioni, anche la classificazione dell'immobile.
- Il beneficiario delle agevolazioni deve inoltre stabilire la residenza nell'immobile acquistato con le agevolazioni entro 18 mesi dall'acquisto. La volontà di trasferire la residenza deve essere dichiarata nell'atto di acquisto. Il cambio si considera ufficialmente effettuato nella data in cui l'acquirente rende la dichiarazione di trasferimento al Comune.
Recentemente, la normativa ha introdotto la possibilità di comprare un nuovo immobile beneficiando delle agevolazioni acquisto prima casa anche nel caso in cui si possieda già un altro immobile. Questo a patto che si rispettino due condizioni
- Il vecchio immobile deve essere acquistato usufruendo delle agevolazioni prima casa
- L'immobile deve essere venduto entro un anno dalla data di acquisto del nuovo immobile.
Nell'atto di acquisto del nuovo immobile in regime agevolato (compravendita, atto di donazione o dichiarazione di successione) deve essere presente l'impegno a vendere l'immobile entro un anno. Se questo non avviene si perdono le agevolazioni usufruite per l'acquisto del nuovo immobile e bisogna corrispondere, oltre alle maggiori imposte e ai relativi interessi, anche una sanzione del 30%.
La giurisprudenza e la normativa sulle agevolazioni prima casa è stata ampliata notevolmente negli ultimi anni, definendo il raggio d'azione e la possibilità di usufruire o meno dei benefici in una molteplicità di casi particolari.
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1 Commenti:
Dal sito dell'Agenzia delle Entrate:
L’agevolazione per l’acquisto della “prima casa” consente di pagare imposte ridotte sull’atto di acquisto di un’abitazione in presenza di determinate condizioni. Chi acquista da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione Iva) deve versare un’imposta di registro del 2%, anziché del 9%, sul valore catastale dell’immobile (imposta minima €. 1.000,00), mentre le imposte ipotecaria e catastale si versano ognuna nella misura fissa di 50 euro. ( e non come erronamente indicato da voi in €. 200,00).
Se invece il venditore è un’impresa con vendita soggetta a Iva, l’acquirente dovrà versare l’imposta sul valore aggiunto, calcolata sul prezzo della cessione, pari al 4% anziché al 10%. In questo caso le imposte di registro, catastale e ipotecaria si pagano nella misura fissa di 200 euro ciascuna.
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