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La riqualificazioni dei borghi italiani passa dal recupero dell’identità e della socialità. Vincenzo Albanese, fondatore e Ceo di Sigest, ne ha parlato a idealista/news a margine del 27° Forum di Scenari Immobiliari.

“Abbiamo deciso di portare al Forum di Scenari Immobiliari il libro Borghi rinati. Paesaggi abbandonati e interventi di rigenerazione, fatto in collaborazione con Aim – Associazione Interessi Metropolitani, in cui si affronta il tema dei borghi italiani, con l’obbiettivo di fare da stimolo alla riqualificazione e al far rinascere la volontà di tornare ad abitare all’interno dei borghi, che in Italia sono tantissimi”.

Come recuperare la voglia di vivere in un borgo? “Nei borghi esiste una grande identità che non va persa e che vorremmo riuscire a trasferire all’interno di nuovi progetti che verranno sviluppati nelle città”.

Anche in una città come Milano il problema della riqualificazione e della costruzione di identità è centrale. “A Milano è molto attivo il perimetro della 90-91, ma c’è anche scarsità offerta abitativa. L’obbiettivo del Pgt, quindi, è quello di uscire da questo ambito ristretto attuando all’interno di alcune aree della città progetti di una certa dimensione”.

Di cosa è fatta l’identità di una città? “A Milano l’idea è creare identità non solo nella casa ma anche nel luogo, il che farà la differenza nei quartieri fuori dal centro. In particolare i progetti sono incentrati su una forte ricerca di socializzazione che si orienta alla creazione di spazi di sia a livello di quartiere e di piazza che interni alle soluzioni abitative”.

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