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Case di bioedilizia a Roma, tecnologia e sostenibilità in un innovativo progetto a Testaccio
Progetto "Living Testaccio" REMAT Immobiliare

Un progetto di bioedilizia altamente innovativo sta per prendere vita a Roma, nello storico quartiere di Testaccio. Una vera e propria opera di riqualificazione architettonica. Si tratta di “Living Testaccio”, a realizzarlo REMAT Immobiliare, con il progetto dell’architetto Luciano Paoli. Ma in cosa consiste esattamente? Per capire qualcosa di più, idealista/news ha rivolto qualche domanda a Enrico Pulieri, responsabile delle vendite.

Il progetto “Living Testaccio” prevede la realizzazione di un edificio residenziale realizzato in X-lam, un innovativo sistema per la costruzione di case in legno a più piani, già ampiamente utilizzato in Paesi come l’Austria e ora diffuso anche nel Nord Italia. Per la realizzazione vengono utilizzate pareti costituite da pannelli lamellari di legno massiccio, a strati incrociati e incollati tra loro. Tra i grandi vantaggi dello X-lam ci sono i rapidissimi tempi di realizzazione. Ma non solo. Ecco cosa ha spiegato a idealista/news Enrico Pulieri, responsabile delle vendite del progetto “Living Testaccio”.

In cosa consiste l’iniziativa “Living Testaccio”?

“Si tratta di un’innovativa e importantissima opera di riqualificazione architettonica che verrà realizzata nel cuore della Capitale. Innovativa sia per lo stile e le qualità energetiche dello stabile, sia per i materiali e le tecnologie costruttive protagoniste di questa opera”.

Dove sorgerà il nuovo edificio e che tipo di progetto sarà?

“’Living Testaccio’ sorgerà, per l’appunto, in via dei Conciatori, nel quartiere Testaccio. A un passo dall’Università Roma 3, nel cuore pulsante della storia, della vita culturale e di quella commerciale di Roma. Qui, al posto di un vecchio capannone, verrà realizzato un edificio residenziale edificato in X-Lam.

Il palazzo comprenderà appartamenti di ogni taglio, dal piccolo loft sino ad attico e super-attico, rendendolo una soluzione ideale per ogni tipologia di abitante del quartiere e, soprattutto, per ogni necessità di investimento”.

In che modo verranno realizzati i nuovi appartamenti?

“Verrà impiegato l'X-lam (si legge ‘cross-lam’) o CLT (Cross Laminated Timber). Si tratta di pareti in legno massiccio assemblate mediante elementi in acciaio (hold down), il tutto poi rivestito da vari strati di materiale isolante e fibrogesso.

La casa viene resa assolutamente antisismica, dotata di resistenza al fuoco molto superiore a cemento e laterizi, perfettamente sicura e impenetrabile (almeno quanto un muro in mattoni), infinitamente più efficiente da un punto di vista energetico. E’ questa infatti la più importante novità a livello tecnologico, ovvero una costruzione interamente in legno che al tempo stesso garantisce una sicurezza, un’efficienza e una sostenibilità, anche nei materiali impiegati, senza pari tra le tecniche di costruzione attuali.

All’X-lam faranno poi da corollario un’accurata selezione di materiali ecologici, sia per il completamento (isolanti etc) che per le finiture interne degli appartamenti, sino ad arrivare alle pitture murali pensate per persone allergiche o comunque affette da problemi respiratori cronici.

Lo studio dei VOC (Volatile Organic Compound - emissioni volatili dei materiali), come quello della VMC (ventilazione meccanica controllata) per il riscaldamento/raffrescamento, abbattendo il consumo energetico, sono infatti solo alcune delle accortezze riservate a questa realizzazione REMAT”.

Qual è la portata dell’investimento?

“Decisamente consistente, tuttavia più che sull’investimento economico, vorrei porre l’accento sullo sforzo progettuale e di ricerca che REMAT ha messo in campo per ‘Living Testaccio’, con un progetto dell’architetto Luciano Paoli, giungendo ad offrire a Roma un concentrato di stile, salute, tecnologia e riuscendo a rimanere (anche qui, una vera rarità) assolutamente competitiva sul mercato”.

E quali sono i tempi previsti per la realizzazione?

“Grazie per questa domanda, perché un’altra serie di vantaggi garantiti da questa tecnica costruttiva sono la velocità, la precisione, la sicurezza (anche e soprattutto per il personale all’opera) e la velocità di realizzazione, impensabili in edilizia convenzionale.

Stimiamo di aver terminato tutto per l’inizio dell’estate prossima, quindi appena 6 mesi dall’inizio della fase costruttiva. Cautelativamente, riteniamo che gli appartamenti verranno consegnati subito dopo le ferie”.

La bioedilizia è la nuova realtà su cui poter scommettere? Anche in una città come Roma?

“Assolutamente sì. L’attenzione per l’ambiente, ma soprattutto i vantaggi per la salute e l’economia di chi decide di affidarsi alla bioedilizia sono importantissimi. E chi prova questa via non torna più indietro per alcuna ragione”.

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