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Affitti su del 3,3% nel III trim, ma nei grandi centri si registra un calo
GTRES

Il prezzo degli affitti delle abitazioni si è incrementato del 3,3% nel terzo trimestre del 2020, a una media nazionale di 11 euro al metro quadro, secondo l’indice dei prezzi pubblicato dall’Ufficio Studi di idealista. Su base mensile i prezzi segnano una lieve flessione dello 0,1% mentre a livello interannuale crescono di 13,1 punti percentuali. Tuttavia i grandi mercati dell’affitto (Milano, Bologna, Roma e Napoli) vedono una riduzione dei prezzi nell’ultimo periodo.

Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista: “I dati mostrano che l'aumento dell'offerta nei principali mercati ha portato ad una correzione a ribasso delle richieste dei proprietari. I limiti al calo dei canoni dipendono, da un lato, nella spinta della domanda, che resta molto attiva, e dall'altro nel rifiuto dei proprietari di ancorarsi per anni a valori di mercato più bassi determinati dalla pandemia, che potrebbero riprendersi a medio e lungo termine. In ogni caso, l'enorme volatilità del mercato associata allo sviluppo della crisi sanitaria rende estremamente difficile qualsiasi tipo di previsione, nel breve e medio termine”.

Regioni
Solo due regioni segnano canoni inferiori a tre mesi fa: sono l’Emilia-Romagna (-1,5%) e il Friuli-Venezia Giulia (-2,8%). All’insegna dei rialzi tutte le altre con gli incrementi maggiori in Valle d’Aosta (6,7%), Calabria (4,1%), Campania (3,9%) e Liguria (3,4%).

La Lombardia (15 euro/m²) si conferma la più cara per chi va in affitto, seguita da Toscana (12,7 euro/m²) e Lazio (12,6 euro/m²). Valori sopra la media degli undici euro nazionali anche per Trentino-Alto Adige (12 euro/m²), Valle d’Aosta (11,5 euro/m²) ed Emilia-Romagna (11,2 euro/m²).
I valori più bassi della penisola si trovano invece in Abruzzo e Calabria, con una richiesta di 6,3 euro al metro quadro, seguite dal fanalino di coda il Molise con 5,6 euro di media mensile.

Province
Il 75% delle aree provinciali monitorate (70 su un totale di 106 provincie) presentano un andamento positivo dopo i mesi estivi con balzi a doppia cifra in ben 6 aree: da Oristano (16,3%), che rappresenta la performance provinciale migliore, fino a Viterbo (10%).

Delle 36 macroaree che chiudono in saldo negativo, Ferrara (-7,2%) e Rimini (-8,7%) segnano i maggiori indici di ribasso davanti a Nuoro (-16,3%).

In termini di prezzo, Milano (18 euro/m²) continua a guidare il ranking provinciale delle locazioni davanti a Ravenna (17,8 euro/m²) Grosseto (16,7 euro/m²). Dal lato opposto della graduatoria la più economica si conferma Enna (4,2 euro/m²). La seguono Avellino (4,7 euro/m2) e Isernia, quest’ultima a pari merito con Caltanissetta con una richiesta di 5 euro/m2 al mese.

Città
Lo studio di idealista ha evidenziato incrementi delle richieste dei canoni di locazione in 46 comuni capoluogo sui 104 rilevati nel terzo trimestre. I maggiori aumenti a Barletta (14,5%), Caltanissetta (11,5%) e Catanzaro (11,2%). Considerevoli aumenti anche a Rovigo (10,7%), Ravenna e Vercelli (entrambe del 10,2%), infine Bolzano (10%).

Quasi tutti i grandi mercati dell’affitto hanno visto canoni in discesa, in particolare a Milano dove i proprietari chiedono un 5% meno per affittare la loro abitazione, seguita da Firenze (-4%), Bari (-3,5%) e Bologna (2,2%). In trend negativo anche Roma (-0,8%) e Napoli (-0,3%).

La situazione negli altri capoluoghi vede i maggiori ribassi a Macerata (-13,7%), seguita da Lecce e Cesena, entrambe con un calo pari al 9% dopo i mesi estivi.

Con una media di 19 euro mensili Milano è sempre più cara per gli affittuari seguita da Firenze (15,5 euro/m²) e Venezia (15 euro/m²), esclusa Mestre. Dal lato opposto della classifica Reggio Calabria (4,5 euro/m²), Caltanissetta (4,4 euro/m²) e Vibo Valentia (4,2 euro/m²) si attestano ancora come le città più economiche per chi sceglie l’affitto.

L’indice dei valori immobiliari di idealista*
A partire dal rapporto relativo al primo trimestre del 2019, abbiamo aggiornato la metodologia per l’elaborazione del nostro indice dei prezzi. Dopo l’integrazione di idealista/data, un’apposita divisione specializzata nella gestione di grandi volumi di informazioni e nel data modeling, è state introdotta una nuova metodologia di calcolo che rende la nostra analisi dell'evoluzione dei prezzi, specialmente in aree di piccole dimensioni, ancora più robusta che in passato. Per evitare salti nella nostra serie, i dati dal 2007 sono stati ricalcolati con la nuova metodologia.

Su raccomandazione del team statistico di idealista/data, aggiorniamo la formula per indicare il prezzo medio con maggiore certezza: oltre a eliminare gli annunci atipici e con i prezzi fuori mercato, calcoliamo il valore mediano invece del valore medio. Con questo cambiamento, oltre ad affinare ulteriormente il nostro indice rendendolo più rispondente alla realtà del mercato, omologhiamo la nostra metodologia con quelle applicate in altri Paesi per ottenere dati immobiliari.

Ora includiamo la tipologia di case unifamiliari (viletta o chalet) e scartiamo immobili di qualsiasi tipo che sono stati nel nostro database per molto tempo senza ottenere interazioni utente.
Il rapporto è sempre basato sui prezzi di offerta pubblicati dagli inserzionisti di idealista.

Il report completo è consultabile qui: 

https://www.idealista.it/sala-stampa/report-prezzo-immobile/affitto/ 

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