11,4 euro mensili al m2 il prezzo medio richiesto per l’affitto in Italia (+5,3% su base annua)
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Restano stabili i canoni di affitto a luglio, ma con tendenza al ribasso (-0,2%)
Flesiot, CC BY-SA 4.0

Nel mercato delle locazioni si registrano prezzi dei canoni pressoché invariati rispetto al mese scorso (-0,2%), a 11, 4 euro/m2. Su base annua il settore segna un incremento del 5,3%, secondo l’ufficio studi di idealista, il portale leader per sviluppo tecnologico in Italia.

 Regioni
I mercati regionali si muovono tra due opposte tendenze con 10 aree in calo e altrettante in rialzo a luglio: Friuli-Venezia Giulia (-9,9%) e Trentino-Alto Adige (-1,7%) segnano i peggiori andamenti davanti ad altre 8 regioni con indici di ribasso inferiori all’un per cento, compresi tra il -0,8% del Lazio e il -0,1% di Lombardia e Umbria. In controtendenza, i rimbalzi maggiori riguardano Calabria (5,4%), Valle d’Aosta (4,4%) e Piemonte (2,2%).

Lombardia (15,3 euro/m²) sempre regione più cara per le locazioni, seguita da Toscana (13 euro/m²) e Lazio (entrambe 12,8 euro/m²). Anche Valle d’Aosta (12,3 euro/m²), Trentino-Alto Adige e Emilia-Romagna (entrambe 11,5 euro/m²) presentano richieste per i canoni di locazione sopra la media.
Sul fondo della graduatoria l’Umbria (6,5 euro/m²) precede la Calabria (6,4 euro/m²) e il Molise, fanalino di coda con 5,5 euro di canone medio mensile.

Province
L’analisi riguardante le macroaree provinciali dice che la maggior parte delle zone (61) ha segnato aumenti con punte del 18,4% nel crotonese, del 12,2% a Ravenna e dell’10,2% a Cosenza; oltre un terzo delle province chiudono il mese con variazioni comprese tra l’1% e il meno 1%; i maggiori indici di ribasso spettano a Udine (-27,6%) e Massa Carrara (-16,2%).

Grosseto (24,5 euro/m²) è l’area provinciale più cara per l’affitto, seguita da Ravenna (19,8 euro/m²) e Rimini (19,3 euro/m²), tutte zone sulla cui performance influisce il fenomeno degli affitti turistici.
Dal lato opposto della graduatoria la più economica si conferma Caltanissetta (entrambe 4,6 euro/m²) davanti ad Avellino (4,8 euro/m2) e Isernia (4,9 euro/m2).

 Città
Se a livello provinciale persiste una certa volatilità del mercato seppur in un contesto prevalentemente rialzista, i mercati cittadini sono più stabili come testimoniano le variazioni contenute di 50 capoluoghi che oscillano tra il -1% e l’1%. Lo studio di idealista ha evidenziato gli incrementi maggiori ad Avellino (6,2%), Cosenza (5,9%) e Barletta (4,7%). All’opposto, le performance peggiori sono quelle di Trapani (-5,1%), seguita da Cagliari (-4,6%), Vercelli (-4,1%) e Foggia (-4%) al top della graduatoria di ribassi. Le aree capoluogo che restano invariate sono undici.

Roma (-1,3%), Bari (-1,2%) e Firenze (-1%) sono i grandi centri urbani che hanno accusato ribassi maggiori questo mese; pressoché stabili Napoli (-0,1%), Bologna (senza variazioni) e Milano (0,1%); bene Torino (2,4%) e Palermo (2,2%).

Con una media di 18,3 euro mensili Milano è sempre la città più cara per gli affittuari seguita da Firenze (14,6 euro/m²), Venezia (entrambi 14 euro/m²), Bologna e Roma (13,7 euro/m²). Dal lato opposto della classifica Agrigento (4,5 euro/m²), Vibo Valentia (4,3 euro/m²) e Caltanissetta (4,1 euro/m²) sono i capoluoghi più economici per l’affitto.

Il report completo è consultabile qui: https://www.idealista.it/sala-stampa/report-prezzo-immobile/affitto/

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