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Milano affitti
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Risulta in ripresa nel 2022 il mercato delle locazioni residenziali a Milano. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Locare, società specializzata nell’offerta online di servizi dedicati agli affitti residenziali, gli affitti di abitazioni nel capoluogo lombardo hanno infatti ormai recuperato dalla “batosta” del Covid. E questo vale sia dal punto di vista del numero di appartamenti offerti sul mercato per la locazione, sia per quanto riguarda il canone richiesto.

La domanda di case in affitto a Milano dopo il Covid

Il mercato delle locazioni residenziali a Milano ha seguito l’andamento demografico della città. In particolare, il lockdown di inizio 2020 e gli effetti di medio periodo del Covid hanno di molto ridotto la mobilità interna al Paese, abbattendo di fatto la domanda di case in affitto, costituita in parte consistente da lavoratori giovani e a termine e dai numerosi studenti che si trasferiscono in città per l’anno accademico. La popolazione residente, che contribuisce solo in piccola parte alla domanda di case in affitto, è calata del -2,25% nel 2020 e del -1,79% nel 2021. Solo nel 2022, secondo i dati preliminari Istat al 30 settembre, la discesa ha del tutto frenato (+0,18%). Nel frattempo le immatricolazioni universitarie sono calate. Nell’anno accademico 2021/2022 sono diminuite del 4,4% rispetto a quello precedente. Secondo le prime stime che assommano i dati dei vari atenei i numeri di nuovi studenti avrebbero comunque recuperato per l’anno accademico 2022/2023 attualmente in corso.

L’offerta di case in affitto a Milano

Durante il 2022, secondo le stime di Locare, sono state offerte sul mercato 52.254 soluzioni abitative in locazione sul territorio del Comune di Milano. Il tempo medio di permanenza sul mercato è stato di poco superiore al mese e mezzo. Il canone d’affitto medio richiesto è, secondo le stime, pari a 232 euro al metro quadrato per anno, in rialzo del 13,73% rispetto al picco precedente, fatto segnare a maggio 2020. 

Affitti a Milano, quali sono le case più richieste

Dal punto di vista delle tipologie di soluzioni offerte, si giocano il podio i bilocali, che costituiscono il 28% dell’offerta, e i monolocali (27%). La classifica si inverte se ai monolocali si aggiungono gli immobili definiti “studio”, con una superficie sino a 40 metri quadrati, che pesano per un ulteriore 5% sull’offerta globale. Seguono i trilocali (16%), i quadrilocali (11%) e i pentalocali e oltre (9%). La parte restante - in cui ricadono loft, ville e case singole, attici e mansarde - vale complessivamente il restante 4% dell’offerta.

Per quanto riguarda le condizioni degli appartamenti offerti sul mercato, il 23% è in stato abitabile, il 63% buono o discreto, il 3% è nuovo o di recente ristrutturazione, mentre il 4% è in condizioni qualificabili come inadeguate.

 

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