
Quando si decide di acquistare un immobile datato è importante controllare se l’impianto elettrico presente sia conforme alle normative vigenti. Spesso però, l’impianto, come molti altri aspetti della casa, non sono mai stati modificati nel corso degli anni e possono risultare obsoleti.
Per realizzare un impianto elettrico funzionante e a norma è indispensabile apportare modifiche alle pareti, ai soffitti o ai pavimenti, creando apposite canalizzazioni destinate ad ospitare i cavi elettrici.
Per questo motivo, questa tipologia di ristrutturazione elettrica viene generalmente eseguita contestualmente a lavori di rinnovamento e aggiornamento dell'abitazione, al fine di minimizzare l'impatto sugli occupanti e di adeguare la disposizione delle fonti luminose in accordo con le preferenze dei nuovi residenti. Scopriamo quanto costa rifare un impianto elettrico in casa.
Quando un impianto elettrico è a norma?
Un impianto elettrico può essere considerato a norma di legge se certificato dalla dichiarazione di conformità. La dichiarazione di conformità è quel documento nel quale il professionista abilitato attesta la messa in regola di un impianto. La normativa che regolamenta tale rilascio è il Decreto Ministeriale 37/2008.
Affinché sia conforme alle leggi vigenti e conformi alle direttive del Comitato Elettronico Italiano, un sistema elettrico deve rispettare i seguenti requisiti:
- essere progettato da un'azienda o da un professionista certificato, incluso nell'elenco dei professionisti registrati presso la camera di commercio;
- includere interruttori magnetotermici all'interno del quadro elettrico, capaci di interrompere, totalmente o parzialmente, l'erogazione di corrente elettrica;
- essere dotato di un interruttore differenziale (salvavita) che, in caso di dispersione o sovraccarico nella rete elettrica, interrompa il flusso di corrente;
- comprendere un sistema di messa a terra, un dispositivo di sicurezza che smaltisce l'energia in eccesso verso la terra per evitare il rischio di scosse elettriche.
- prevedere utenze separate e distinte.
Infine, è fondamentale l’impiego di cavi adeguati alla capacità del sistema elettrico. A seguito di queste prerogative, può essere utile considerare di rifare l’impianto elettrico di una casa anni ‘60.
Rifare l’impianto elettrico: quanto costa?
Il costo di un impianto elettrico a norma può variare principalmente in base alle dimensioni dell'edificiocoinvolto nella ristrutturazione energetica.
Ciò che influisce notevolmente sul costo per il rifacimento dell'impianto elettrico, oltre alla manodopera, è il costo individuale per ciascun punto luce. Questo aspetto generalmente si aggira intorno ai 50 euro, comprendendo anche i materiali impiegati per l'installazione.
In generale, il costo per rifare un impianto elettrico di una casa anni ’70 può partire da circa 1.700 euro per un appartamento di 40 metri quadri con 35 punti luce, fino a 6.000 euro per un'abitazione di 150 metri quadri dotata di 120 punti luce.
Sono molte le richieste per rifare un impianto elettrico senza rompere muri: il prezzo può variare, in media parte da 3.000 euro. Purtroppo, non è compreso nel Superbonus 110 il rifacimento dell’impianto elettrico.
Quanto costa rifare impianto elettrico 100 mq?
Per il rifacimento di un impianto elettrico, il costo può essere stimato attorno ai 4.000 e i 6.000 euro per un appartamento di circa 100 metri quadrati.
Come rifare l’impianto elettrico di una casa vecchia?
Quando si risiede per un lungo periodo in un edificio di molti anni o se ne affitta uno, è fondamentale effettuare una verifica di alcune parti cruciali dell'abitazione. Tra questi aspetti, è importante assicurarsi che tutto sia conforme alle normative, specialmente l'impianto elettrico.
Rifare un impianto elettrico ha dei costi, soprattutto se è presente la volontà di ristrutturare totalmente anche la casa.

In questo processo, è possibile sostituire diverse parti dell'impianto, mantenendo intatti gli interruttori e le prese nella loro posizione originaria. Tuttavia, modificare i condotti all'interno delle pareti o aumentare il numero delle linee elettriche, non è fattibile.
Questa soluzione è ideale se si desidera un'opzione più economica e veloce rispetto a un rifacimento completo. La messa a norma assicura un impianto sicuro e conforme alla normativa, riducendo al minimo i disagi domestici durante l'adeguamento.
Tuttavia, va tenuto presente che la messa a norma potrebbe non soddisfare completamente le esigenze di una casa moderna e tecnologica. Un rifacimento totale consentirebbe di personalizzare il numero di interruttori, prese e l'illuminazione in base alle tue preferenze.
Va anche notato che questa opzione potrebbe essere limitata nelle future espansioni, a meno di interventi significativi. Per assicurare una messa a norma corretta dell'impianto esistente, è consigliabile affidarsi a un elettricista esperto.
Quanto costa rifare l'impianto idraulico?
Spesso, chi decide di sistemare l’impianto elettrico, esprime la propria volontà a rifare anche l’impianto idraulico.
Il costo di rinnovare un impianto idraulico non è determinato dalla metratura dell'abitazione, ma dal numero di punti acqua necessari. Per calcolare tali punti, è fondamentale considerare vari fattori:
- numero di bagni con lavandini, doccia, vasca, bidet, tazza per acqua fredda e calda, e scarichi;
- elementi in cucina, inclusi lavandino e collegamenti per lavastoviglie o lavatrice;
- presa per la caldaia dell'acqua calda;
- eventuali prese d'acqua su balconi o terrazzi.
Il costo per rinnovare l'impianto idraulico in un bagno varia da 600 a 1.200 euro per case più piccole,mentre per abitazioni più ampie si attesta tra 1.400€ e 1.800 euro. Se l'intervento riguarda la cucina, dove le tubature possono essere lunghe, il prezzo si aggira tra 800€ e 900€.
Per un bagno di circa 10 mq, con almeno quattro punti acqua, i costi per il rifacimento dell'impianto elettrico oscillano tra 900€ e 1.300€, escludendo sanitari e rubinetteria.
Se il rifacimento coinvolge l'intero impianto, comprensivo di rubinetteria e materiali, i prezzi vanno dai 2.000€ ai 4.000€. Inoltre, è possibile sfruttare agevolazioni fiscali della Legge di Stabilità per ottenere detrazioni fino al 50% delle spese IRPEF in 10 anni, poiché il rinnovo dell'impianto rientra nella manutenzione straordinaria.

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Dopo aver chiarito quanto costa rifare un impianto elettrico in casa, ecco alcune risposte alle principali Faq sul tema.
Quanto costa rifare un impianto elettrico già esistente?
In media, per rifare un impianto elettrico, il costo si aggira intorno ai 3000 euro. Tuttavia, le spese possono variare considerevolmente in base al livello dell'impianto. La norma CEI 64-8 definisce tre diverse categorie di prestazione per gli impianti elettrici residenziali.
Quanto costa rifare l’impianto elettrico in una casa di 100 mq?
Di norma, il costo di un impianto elettrico per una casa di 100 mq può oscillare tra 4.000 e 8.000 euro, a seconda delle peculiarità dell'edificio e delle scelte riguardo ai materiali elettrici impiegati.
Quanto costa rifare l’impianto elettrico 2023?
I costi di rifacimento per un impianto elettrico di livello essenziale nel 2023 si aggirano mediamente a 30€ al metro quadrato. Ad esempio, in un appartamento di circa 50 mq, l'installazione di un impianto elettrico contenente 50 punti luce comporterebbe un costo stimato di circa 1500€.
Quanto costa un impianto elettrico completo?
Il costo di rifacimento di un impianto elettrico completo può variare dai 4.000 ai 6.000 euro per le metrature più piccole e, ovviamente, cresce esponenzialmente per metrature più grandi.
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