Le ultime notizie in vista dei prossimi appuntamenti
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Efficienza energetica
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L’obiettivo è chiudere la partita della direttiva sulle case green, che prevede il miglioramento della prestazione energetica per gli edifici residenziali entro il 2030, prima della fine della legislatura europea. Considerando gli ultimi sviluppi e il fatto che le elezioni sono previste per inizio giugno 2024, si tratta di un traguardo ambizioso da raggiungere. Per tale ragione si sta cercando di premere sull’acceleratore. Il secondo trilogo formale tra Parlamento, Commissione e Consiglio che si è svolto il 31 agosto si è concluso con un nulla di fatto. E tutto è stato rimandato al terzo incontro, quello del 6 ottobre. I negoziati sono andati in stallo sull’installazione dei pannelli solari sugli edifici nuovi ed esistenti, tema sul quale ora sembra essere stato raggiunto un accordo informale.

Direttiva europea case green, cosa prevede la bozza di accordo

Come riportato dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore, la bozza di accordo “raggiunta a livello tecnico dal trilogo che in queste settimane sta affrontando la revisione della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive)” non prevede vincoli temporali per gli edifici residenziali, “ma solo l’indicazione di un principio: gli Stati membri dovranno includere nei loro piani nazionali di ristrutturazione misure per lo sviluppo dei sistemi di energia solare su questa tipologia di immobili. Mentre, per gli edifici pubblici e per quelli non residenziali, ci saranno delle scadenze vincolanti, a seconda delle dimensioni: sopra i mille metri quadri l’energia solare sarà obbligatoria dal 31 dicembre 2027, sopra i 400 metri quadri da fine 2029, sopra i 250 metri quadri da fine 2032”.

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Case green, le ultime notizie sui prossimi incontri

Ma non solo. In base a quanto emerso, dopo l’incontro del 6 ottobre “è stato convocato un trilogo politico per il prossimo 12 ottobre”. La formula per quest’ultimo incontro, come sottolineato dal Sole 24 Ore, finora non è stata mai utilizzata per questo dossier. Si tratterà “di una trattativa ‘a oltranza’, con l’obiettivo di portare ad avanzamenti sostanziali”.

In particolare, ha evidenziato Il Sole 24 Ore, “si parlerà probabilmente dell’articolo 9, nel quale sono elencate le date entro le quali scatteranno gli obblighi di ristrutturazione degli edifici (per il residenziale, classe E entro il 2030 e D entro il 2033, secondo la proposta del Parlamento); dell’articolo 12, sulla mobilità sostenibile; degli articoli 15 (finanziamenti e incentivi) e 16 (attestati di prestazione energetica, nel quale si stabilisce che la classe G, corrispondente al 15% degli edifici più energivori, sarà quella sulla quale intervenire prioritariamente con le ristrutturazioni)”. Articoli sui quali in questi giorni, prima del terzo trilogo, si discuterà nel corso di un nuovo incontro tecnico previsto per il 29 settembre
 

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