I dati di Jll sul living italiano ed europeo
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Nei primi 9 mesi dell’anno il settore living, compreso build-to-sell, build-to-rent e studentati, ha registrato in Italia un volume di investimenti capital market pari a 250 milioni di euro, rappresentando una quota dell’8% sul totale investimenti, in crescita rispetto al 2022. Lo dice una recente ricerca elaborata da JLL, secondo cui, se si includono anche transazioni che hanno riguardato immobili di altre destinazioni d’uso che saranno convertiti a living, oltre a terreni e sviluppi, la quota degli investimenti sale a oltre 500 milioni di euro. Anche a livello europeo il settore residenziale ha rappresentato la seconda asset class in termini di volumi investiti nei primi 9 mesi del 2023, con investimenti pari a 21,7 miliardi di euro.

Il settore living si conferma resiliente

“Il mercato del Living si dimostra resiliente, nonostante una decrescita rispetto ai risultati record del 2022. Le location prime, quali Milano e Roma, rimangono di primaria importanza, ma si conferma la crescita anche di ulteriori mercati secondari quali Firenze, Bologna e Torino” commenta Francesca Fantuzzi, Head of Research di JLL Italia. “Si conferma, inoltre, l’attrattività del settore student housing, che è caratterizzato da un’elevata domanda a fronte di una scarsità di offerta”.

“Come conseguenza della minore capacità di acquisto, si stima che una quota di domanda si sposti verso soluzioni in affitto per rispondere alla propria necessità abitativa” prosegue Antonio Fuoco, Head of Living Capital Markets di JLL Italia “In particolare, il Build-to-Rent si afferma come uno dei principali driver della domanda, in forte crescita soprattutto a Milano, città che storicamente anticipa i principali trend di mercato”.

Transazioni residenziali

A fronte della congiuntura economica attuale, il mercato residenziale tradizionale mostra una certa resilienza in termini di transazioni di abitazioni. Nonostante il numero delle compravendite nei primi 9 mesi del 2023 sia diminuito del 12% rispetto allo stesso periodo del 2022 (fonte Agenzia delle Entrate), i dati del terzo trimestre hanno mostrato una attenuazione del tasso negativo (intorno al -10%) sia a livello nazionale che per le grandi città, con Milano che ha visto una variazione del -8,5% YoY.

Da tenere conto poi che il 2022 è stato l’anno record in termini di volume di compravendite, con una stima di valore transato pari a €123 miliardi, rispetto alla media degli ultimi 15 anni pari a € 94 miliardi/anno.

Tassi di interesse e mercato residenziale

D’altra parte, l’aumento di tassi di interesse sta iniziando ad influire sulle erogazioni di nuovi mutui ipotecari per l’acquisto abitazioni: a fronte di tempi medi di vendita lievemente incrementati e sconti che rimangono stabili, le previsioni sui prezzi sono di una tendenziale stabilizzazione dopo anni di crescita. Anche per quanto riguarda lo student housing, si rileva nelle principali città sedi universitarie un elevato tasso di domanda insoddisfatta a fronte di una scarsità di offerta, determinando opportunità in termini di investimento per rispondere a questa necessità.

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