
Per ottenere alloggio popolare a Milano è necessario soddisfare specifici criteri stabiliti dall'amministrazione comunale. Inoltre bisogna iscriversi all'apposito bando che determina le caratteristiche dei beneficiari. Le case popolari sono appartamenti destinate a coloro che si trovano in condizioni economiche e sociali che non permettono l'accesso al mercato immobiliare privato. Quando poi la richiesta di una casa popolare è urgente bisogna prendere visione dei requisiti che definiscono le condizioni di bisogno urgente, secondo quanto previsto dalla normativa che può variare da città a città.
Come avere una casa popolare urgente? Il perimetro dell’emergenza abitativa a Milano
L’amministrazione comunale di Milano sta facendo fronte a una stagione di emergenza abitativa quasi senza precedenti: il capoluogo è costretto a fronteggiare numerose situazioni critiche, in particolare quelle derivanti dall'esecuzione di sfratti. La capacità di risposta attraverso i servizi abitativi pubblici si è rivelata insufficiente a soddisfare l'intera domanda di sostegno: tuttavia, in risposta a questa crescente esigenza, il Comune ha adottato diverse strategie per fornire assistenza immediata alle famiglie colpite da questa crisi.
Tra le soluzioni adottate vi sono:
- l'assegnazione di alloggi pubblici in deroga alla graduatoria usuale;
- l'offerta di ospitalità temporanea in alberghi per gli assegnatari in attesa di formalizzazione dei contratti di locazione
- il supporto tramite alloggi dedicati ad essere residenze sociali temporanei per i nuclei in difficoltà, gestiti direttamente dai servizi sociali.
Il Comune ha inoltre intrapreso iniziative sperimentali mirate a offrire risposte innovative all'emergenza abitativa, tra cui spiccano la residenza sociale con funzione di polmone abitativo, i bandi per il recupero di alloggi sfitti da destinare al terzo settore. Queste azioni sono parte di un ampio sforzo volto a sviluppare un sistema di ospitalità temporanea che, oltre a rispondere alle immediate necessità delle famiglie milanesi, promuova nuove forme di gestione del patrimonio abitativo comunale.
Gli alloggi individuati per queste iniziative sono destinati a nuclei familiari in condizioni di emergenza abitativa, offrendo loro un supporto temporaneo e una base da cui attivare risorse proprie in vista di soluzioni abitative più stabili, sia nel mercato privato che nei circuiti di housing sociale.
Questo periodo di transizione, limitato a un massimo di 18 mesi, prevede un canone di locazione calcolato su principi di sostenibilità, incluse le spese accessorie e le utenze, nel rispetto dei patti contrattuali stipulati o che saranno definiti in futuro tra il Comune e i diversi operatori convenzionati.
Quando si può fare domanda per le case popolari?
Chi ha bisogno di una casa popolare urgente può fare domanda per i servizi abitativi transitori a condizione che vengano rispettati alcuni requisiti:
- residenza nel comune di Milano:
- cittadinanza italiana o di uno Stato europeo. Sono ammessi anche i titolari di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo, stranieri con regolare permesso di soggiorno;
- residenza anagrafica o svolgimento di attività lavorativa nella Regione Lombardia alla data di presentazione della domanda;
- ISEE per il 2021 non superiore a 16.000€ e un valore patrimoniale (immobiliare e mobiliare) compresi nei 22.000€;
- assenza di un immobile di proprietà o di altri diritti reali di godimento su immobili che si possono adattare alle necessità del nucleo familiare;
- non devono essere stati assegnati alloggi sociali in precedenza dei quali è stata dichiarata la decadenza o l’annullamento nei 5 anni precedenti alla domanda.

Inoltre è opportuno ricordare quali sono le caratteristiche del nucleo familiare richiedente una casa popolare a Milano, soprattutto se urgente:
- privi di alloggio che necessitano di urgente sistemazione abitativa.
- devono lasciare l’alloggio in cui abitano a seguito di provvedimento esecutivo di sfratto per finita locazione o per morosità incolpevole nel pagamento del canone di locazione;
- hanno abbandonato l’alloggio in cui abitavano nei 6 mesi precedenti la presentazione della domanda, a seguito di provvedimento eseguito di sfratto per finita locazione o per morosità incolpevole nel pagamento del canone di locazione, e che permangono in una situazione di precarietà abitativa. In alternativa la causa era quella di inagibilità dovuta ad evento calamitoso, dichiarata da organismo tecnicamente competente, e che permangono in una situazione di precarietà abitativa;
- devono forzatamente rilasciare l’alloggio di proprietà in cui abitano a seguito di decreto di trasferimento del bene pignorato per il mancato pagamento delle rate di mutuo e/o delle spese condominiali, purché il mancato pagamento sia dovuto a morosità incolpevole e che permangono in una situazione di precarietà abitativa.
Chi non ha diritto ad una casa popolare?
Oltre ai requisiti per poter fare domanda di una casa popolare d’emergenza è opportuno considerare anche se il nucleo familiare richiedente abbia delle caratteristiche che precludono l’accesso alla graduatoria.
Infatti non hanno diritto ad una casa popolare non solo i nuclei familiari con un ISEE elevato, ma anche coloro che:
- hanno un immobile di proprietà, o una parte, a prescindere da dove si trovi sia in Italia sia all’estero, a condizione che questo possa garantire una condizione di abitabilità minima;
- abbiano effettuato una recente vendita o donazione di un immobile senza giustificato motivo. Il periodo di riferimento varia in base ai regolamenti;
- abbiano ricevuto in precedenza alloggi ERP e lo abbiano abbandonato a causa della loro condotta, come, ad esempio, morosità incolpevole o danneggiamenti strutturali all’immobile;
- condanne penali a carico, in quanto le persone condannate definitivamente per determinati reati, in particolare quelli contro il patrimonio o l'amministrazione della giustizia, possono essere escluse dall'accesso all'edilizia residenziale pubblica, a seconda delle specifiche normative applicate dal Comune o dalla Regione;
- mancanza di residenza o di domicilio nel comune di richiesta dell'alloggio per un periodo minimo stabilito dai regolamenti comunali;
- abbiano rifiutato una o più volte, per motivazioni non valide, l’alloggio nella casa popolare previsto dalla graduatoria.

Come funzionano le graduatorie per le case popolari?
Una volta presentata la domanda, il Comune di Milano procede alla valutazione delle stesse basandosi attribuendo un punteggio a ciascuna sulla base di alcuni fattori tra cui: composizione del nucleo familiare, presenza di minori, disabili o anziani, la situazione lavorativa dei richiedenti e alla loro eventuale condizione di sfratto.
Viene riservata particolare attenzione ai casi di urgenza abitativa, come quelli derivanti da sfratti per morosità incolpevole o eventi calamitosi, che possono comportare l'assegnazione di punteggi aggiuntivi.
Una volta elaborata, la graduatoria viene pubblicata sul sito del comune di Milano e rimane valida fino all'esaurimento dei posti disponibili o all'emanazione di un nuovo bando. Gli assegnatari vengono selezionati seguendo l'ordine di graduatoria e ricevono una proposta di alloggio che devono accettare entro termini stabiliti. Nel caso in cui un nucleo familiare decida di declinare la proposta fatta, questi possono essere declassati o esclusi dalla graduatoria stessa.
La tipologia di alloggio viene assegnata con un contratto di locazione a canone moderato, il cui importo è calcolato in relazione al reddito del nucleo familiare, assicurando così l'accesso sostenibile a soluzioni abitative adeguate anche a chi si trova in condizioni economiche svantaggiate.
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