È una materia i cui confini sono definiti da leggi e sentenze: ma è tutto più chiaro di quel che sembra
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tettoie per esterno senza permesso
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Tettoie per esterno senza permesso? Si può se la tettoia non crea una superficie utile ad essere vissuta: è il caso della copertura sulla porta che ci consente di difendersi dalla pioggia. Di norma la giurisprudenza sulla materia ritiene che le tettoie non possano beneficiare del regime dell’edilizia libera ed i rischi per chi sottovaluta il problema sono importanti. Ma ci sono delle eccezioni.

Tettoie per esterno senza permesso: quando si può 

L’installazione di tettoie o di altre strutture affini, quando sono aggregate a sezioni di edifici preesistenti come mero accessorio di protezione o riparo per spazi aperti, è esente dal regime del permesso di costruire. Questa è la regola base. Quindi costruire una tettoia per esterno senza permesso si può. Ma a determinate condizioni. 

Infatti la giurisprudenza ha chiarito che la tettoia che abbia una funzione di arredo o di protezione dalle intemperie non necessita del permesso.

A confermarlo, è anche la sentenza n. 609/2022 del Tar Campania che specifica che le tettoie quando di ridotte dimensioni, conformate a manufatti di arredo e di riparo possono ritenersi liberamente edificabili.

Tettoie per esterno senza permesso
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Quando si può costruire una tettoia senza permesso? Ecco i casi

Le condizioni per cui la realizzazione di una tettoia possa essere esente da permesso di costruire ricorrono quindi essenzialmente in questi quattro casi:  

  • struttura temporanea: la tettoia deve essere temporanea e facilmente rimovibile;
  • elemento accessorio: deve essere unita come elemento complementare a parti preesistenti di edifici. Offrendo, nel caso protezione o riparo;
  • elemento di completamento: la tettoia deve servire come essenziale completamento della struttura edificata;
  • struttura senza aumento volumetrico: la nuova struttura fondamentalmente non deve aggiungere alcuna superficie utilizzabile come spazio abitativo

Quando una tettoia va dichiarata?

Quello delle tettoie per esterno è un complesso di norme i cui confini sono tracciati da normative e sentenze del Tar. La prima cosa da considerare però è che queste strutture si differenziano per materiali, dimensioni, peso e punto di installazioni: ed è proprio questa combinazione di fattori a definire la necessità di rivolgersi agli uffici competenti per ottenere i permessi.

La regola sostanziale è che se la tettoia è dotata di un tetto fisso ed ha una destinazione di utilizzo permanente, è necessario richiedere il permesso a costruire. Si può procedere senza permessi solo se non crea una superficie utile ad essere vissuta. 

Questo è quanto si ricava dall’art. 3, comma 1, lett. b) del D.P.R. 380/01 (testo Unico sull’Edilizia) ed anche dalla sentenza n. 10897-2022 del Consiglio di Stato.

Tettoie per esterno senza permesso
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Tettoia per esterno: i titoli abilitativi fondamentali

La prima pietra della costruzione di una tettoia per esterno è l’avvio delle pratiche edilizie.

Va detto che è sempre bene fare riferimento anche al quadro normativo locale, visto che le normative possono essere integrate da disposizioni che possono subire variazioni in base alla zona geografica di riferimento o alle specifiche del manufatto da realizzare.  Tuttavia i titoli edilizi abilitativi imprescindibili sono:

  • CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata): da richiedere se l’intervento è compreso nella categoria di manutenzione straordinaria senza però condizionare la parte strutturale dell’edificio;
  • SCIA edilizia (Segnalazione certificata di inizio attività): da richiedere nel caso in cui la manutenzione straordinaria coinvolga la parte strutturale dell’edificio: ma senza comportare un aumento di volumetria;
  • permesso di costruire: se la realizzazione della tettoia comporta invece una modifica effettiva dell’edificio di pertinenza.

Se le tettoie che si vogliono costruire non sono in grado di produrre reddito, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito quali tipologia sono escluse dall’obbligo di dichiarazione al Catasto dei Fabbricati.

Tettoia per esterno, altri permessi che potrebbero essere richiesti

E se costruire una tettoia per esterno volesse dire installare una struttura in un'area di pregio paesaggistico? In questo caso all’obbligo iniziale di acquisire il permesso di costruire, potrebbe aggiungersi quello di ottenere un’autorizzazione paesaggistica.

In generale, in questi casi, per poter installare una tettoia, è necessario tener conto  anche dei seguenti aspetti non secondari:

  • rispetto della distanza tra edifici;
  • disponibilità di volumetria;
  • presentazione di un progetto strutturale;
  • conformità ai vincoli paesaggistici

Quando una tettoia per esterni fa volume, va accatastata. Se la tettoia è addossata al muro, va dichiarata al catasto come variazione dell'unità immobiliari.

I rischi annessi alla costruzione di tettoie per esterno senza permesso includono:

  • denunce di abuso edilizio;
  • sanzioni pecuniarie e penali;
  • ordinanza di demolizione delle strutture abusive.

Tettoie in legno addossate ai muri senza permessi: si può?

Uno dei grandi dubbi di chi deve costruire riguarda solitamente i permessi sulle tettoie in legno addossate ai muri. Il legno, infatti, è comunemente percepito come un materiale di facile rimozione (anche se l’ancoraggio delle strutture verticali prevede normalmente l’immersione dei pali nel cemento o l’utilizzo di porta pali in acciaio). 

Detto che per valutare il caso specifico è sempre bene richiedere l’intervento di un tecnico, bisogna considerare che il permesso è necessario anche per strutture rimovibili quando queste portano ad aumentare la volumetria e ad alterare la sagoma dell’edificio. Quindi, di solito, anche per le tettoie addossate ai muri.

 

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