La SCIA è un procedimento mediante il quale si avvisa o si informa dell'inizio di una determinata attività o processo. Molto utilizzata nei cantieri e nelle aziende industriali
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La Segnalazione di Inizio Attività (SCIA) è una dichiarazione obbligatoria che un privato cittadino o un'azienda deve presentare al comune prima di avviare determinati interventi edilizi. La SCIA consente di comunicare al comune l'intenzione di iniziare i lavori e di ottenere l'autorizzazione per farlo.

La SCIA può riguardare diversi tipi di interventi, come: la manutenzione straordinaria, il restauro, la nuova costruzione o la ristrutturazione edilizia. Ogni intervento è regolamentato da specifiche normative che determinano la necessità di presentazione della SCIA.

Una volta presentata la SCIA, l’inizio dei lavori è immediato, consentendo di avviare i lavori senza dover attendere ulteriori verifiche o controlli preliminari. Tuttavia, il comune ha il diritto di verificare la correttezza della segnalazione entro un determinato periodo di tempo.

SCIA: di cosa si tratta e perché è importante

La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è necessaria quando si avvia un'attività commerciale o professionale che rientra nelle categorie soggette a questa notifica. Questa comunicazione viene richiesta per informare le autorità competenti dell'inizio di un'attività e ottenere l'autorizzazione necessaria per esercitarla in conformità alle normative vigenti.

L'obbligo di presentare la SCIA può variare in base alla regione, al tipo di attività e ad altre specifiche normative locali. È importante verificare con le autorità competenti o i servizi di consulenza specifici del luogo in cui si intende avviare l'attività per comprendere se la SCIA è richiesta e come procedere correttamente. Se la SCIA risulta essere obbligatoria per il tipo di intervento che si desidera effettuare, deve essere presentata al comune da parte di privati cittadini o aziende per poter iniziare i lavori.

L’articolo 22 del Testo Unico dell’Edilizia fornisce una descrizione dettagliata dei tipi di interventi che rientrano nella SCIA. L’articolo classifica gli interventi che richiedono la Segnalazione Certificata di Inizio Attività in cinque categorie distinte, ossia:

  • manutenzione straordinaria: comprende gli interventi che riguardano le parti strutturali dell'edificio o i prospetti. L'Articolo 3, comma 1 del Testo Unico dell'Edilizia specifica le differenze tra manutenzione straordinaria e ordinaria;
  • restauro e risanamento dell'edificio: includono interventi come la ristrutturazione di una facciata o il miglioramento della sicurezza della struttura portante;
  • nuova costruzione e ristrutturazione: si riferiscono a interventi di costruzione o ristrutturazione previamente approvati dall'ente competente, che includono indicazioni precise in termini di aspetti planimetrici, volumetrici, formali e costruttivi;
  • ristrutturazione edilizia: comprende interventi che possono modificare in tutto o in parte l'organismo edilizio rispetto al suo stato originario. Questi interventi possono includere la sostituzione di elementi costitutivi dell'edificio, la demolizione e ricostruzione dell'edificio in una diversa posizione, sagoma o prospetto, nonché tutte le innovazioni necessarie per conformarsi alle norme antisismiche vigenti.

In questa categoria rientra anche la ricostruzione di edifici crollati o demoliti, a condizione che sia possibile accertarne la preesistenza. Bisogna ricordare che nel regime della SCIA il silenzio assenso e il silenzio rifiuto non sono previsti dalla legge.

Quando si fa la SCIA?

La SCIA deve essere presentata entro le tempistiche di inizio lavori. Una volta presentata, essa produce effetti immediati e consente di avviare l'attività senza dover attendere verifiche o controlli preliminari. In pratica, l'impresa può iniziare a svolgere l'attività nel momento stesso della presentazione della SCIA.

Viceversa, nel caso della SCIA 2, l’inizio dei lavori può avvenire dopo 30 giorni a causa della natura degli interventi.

La procedura per la presentazione della SCIA avviene in forma telematica e deve essere inviata al Servizio Unico per le Attività Produttive (SUAP) competente. Una volta presentata la SCIA, il SUAP rilascia una ricevuta che permette l'avvio immediato dell'attività.

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Qual è la tempistica per la SCIA?

La presentazione della SCIA edilizia è soggetta a tempi che variano a seconda della regione e della densità del comune in cui ci si trova. Queste tempistiche sono influenzate da alcuni aspetti tecnici necessari per esaminare i permessi di costruzione storici, verificare le concessioni edilizie e confrontarle con lo stato attuale dell'immobile.

In media, i tempi per la SCIA possono oscillare da 2 settimane a 2 mesi, con un aumento dei tempi nel caso di pratiche di sanatoria.

È importante sottolineare che, dopo la presentazione della dichiarazione di inizio attività, il comune non fornirà alcuna comunicazione specifica, poiché si tratta di una semplice comunicazione di avvio lavori e l'attività può iniziare immediatamente.

Per verificare la correttezza della SCIA, i tempi di approvazione da parte del comune sono di circa 60 giorni. Nel caso di false dichiarazioni, sono previsti rischi penali.

Nel caso di immobili soggetti a vincoli storici, artistici o paesaggistici, prima di avviare i lavori, il comune deve rilasciare un nulla osta dopo aver consultato gli altri enti competenti. 

Nel caso in cui l’attività non venga conclusa entro tale termine, non è possibile prorogarlo, ma è necessario presentare una nuova SCIA.

Nel caso in cui SCIA non venisse presentata prima dell'inizio dei lavori o dopo il loro completamento, ci sono due possibilità:

  • presentazione di una SCIA tardiva nel caso di lavori in corso, simile alla SCIA tradizionale, ma soggetta al pagamento di una penale di circa 500€;
  • mostra di una SCIA dopo il completamento dei lavori. In questo caso, si tratta di una SCIA in sanatoria, ed è necessario garantire che gli interventi effettuati siano conformi alle norme edilizie e al piano urbanistico locale.

Una volta ottenuta la SCIA, i lavori devono essere completati entro 3 anni: bisogna ricordare che la validità della SCIA non è di 5 anni. Inoltre, è possibile ottenere l’annullamento della SCIA dopo 30 giorni.

Quanto tempo ha il comune per rispondere alla SCIA?

In base alle disposizioni della legge in vigore dal 2022, la Pubblica Amministrazione è tenuta a fornire una risposta per la SCIA entro 30 giorni dalla richiesta. Tuttavia, per richieste e procedimenti particolari, il tempo massimo entro cui la P.A. deve rispondere può essere esteso fino a 90 giorni.

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Quando si possono iniziare i lavori di presentazione della SCIA?

Una volta presentata la SCIA, si è autorizzati ad iniziare i lavori immediatamente, senza dover aspettare. Tuttavia, hai anche la possibilità di avviare i lavori in un momento successivo, a condizione che non trascorrano tre mesi. La SCIA ha infatti una validità di tre mesi, e se questo periodo viene superato, sarà necessario presentare una nuova SCIA.

Quanto tempo ci vuole per chiudere una SCIA?

In base alle disposizioni, l'inizio dei lavori deve avvenire entro un anno dal rilascio del titolo, mentre la loro conclusione deve avvenire entro tre anni dall'inizio dei lavori. È possibile richiedere una proroga nel rispetto delle normative vigenti.

Quanto costa aprire una scia in comune?

Il costo della SCIA edilizia non è un importo fisso e dipende principalmente dai costi della consulenza del professionista tecnico e dai diritti amministrativi del comune. Tali costi possono variare in una fascia compresa tra 300 e 1.000 €.

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