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Askanews

Mercoledì e giovedì l’aula della Camera esaminerà il piano Casa presentato dal ministro Salvini. Prosegue intanto la seduta della Commissione ambiente della Camera mentre si la riformulazione della norma delle norme sul cosidetto salva-Milano. Sono stati intanto approvati emendamenti con norme che agevolano il cambio di destinazione d'uso degli immobili, compresa la possibilità per quelli al piano terra o al seminterrato di diventare abitazioni, e che semplificano le procedure per gli immobili della zona del Vajont.

Salva casa e norme sull'abitabilità microappartamenti

E' stata anche presentata la riformulazione dell'emendamento della Lega sull'abitabilità per i micro appartamenti. Nel nuovo testo sono confermati i requisiti previsti già nella prima versione: un'altezza minima interna dei locali inferiore a 2.70 metri ma non meno di 2,40 metri mentre per l'alloggio monolocale per una persona è sufficiente una superficie minima di 20 metri quadri che sale a 28 metri quadri per due persone. La sola novità riguarda il fatto che queste condizioni sono richieste, oltre che per ottenere l'agibilità da parte del professionista, anche per "l'acquisizione dell'assenso dell'amministrazione competente, fermo restando il rispetto degli altri requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente".

Il cambio di destinazione d'uso nel Salva Casa

Via libera poi all'emendamento, riformulato, in base al quale il cambio di destinazione d'uso della singola unità immobiliare, con o senza opere, all'interno della stessa categoria funzionale, è sempre consentito nel rispetto della normativa di settore, ferma restando la possibilità per gli strumenti urbanistici comunali di fissare specifiche condizioni. Inoltre, per le unità immobiliare poste al piano terra (primo piano fuori strada) al seminterrato il passaggio alla destinazione residenziale "è disciplinato dalla legislazione regionale". Nella prima versione dell'emendamento era invece previsto che il passaggio alla destinazione residenziale di tali immobili fosse possibile nei casi espressamente previsti dal piano urbanistico e dal regolamento edilizio.

Le nuove norme sugli immobili del Vajont

L'emendamento della Lega sul Vajont, approvato anch'esso, prevede che il rilascio del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione, ovvero l'accertamento dello stato dei lavori sulla base dei quali è stata erogata la rata del saldo del contributo, tiene luogo, a tutti gli effetti, del certificato di abitabilità o di agibilità, ferma restando la confomità delle opere realizzate alla disciplina edilizia e urbanistica vigente al momento di realizzazione dell'intervento edilizio".

 

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