
Tra le novità previste dalla riforma fiscale fortemente voluta dal Governo Meloni, c’è anche una revisione dell’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Un primo passo è stato già fatto con la legge di bilancio dello scorso anno, ma si preannunciano nuovi interventi nella prossima finanziaria.
Vediamo più da vicino cosa cambierà per l’Irpef 2025, focalizzando l’attenzione sulle norme che l’Esecutivo si appresta ad approvare entro la fine dell’anno in corso.
Riforma Irpef 2025: le ultime notizie
Le ultime notizie riguardanti la riforma Irpef giungono dal Disegno di Legge di Bilancio 2025, approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre scorso e ora all’esame del Parlamento, prima del via libera definitivo che dovrà arrivare entro la fine di dicembre.
Nella bozza della prossima finanziaria, il Governo ha confermato la volontà, già espressa nei mesi scorsi, di rendere strutturali le modifiche apportate all’Irpef con la legge di Bilancio 2024.
Il riferimento è in particolare alle aliquote e agli scaglioni ridefiniti per quest’anno, all’aumento della detrazione fissa sui redditi da lavoro dipendente fino a una certa soglia e alla no tax area, come vedremo più avanti.
Una delle novità più rilevanti riguarda la rivisitazione della disciplina delle detrazioni, con l’introduzione di nuove regole in particolare per chi ha un reddito oltre una certa soglia.
Accanto alle notizie ufficiali che giungono dal mondo politico, circolano alcune indiscrezioni: il Governo Meloni starebbe valutando nuove modifiche alle aliquote e agli scaglioni Irpef, e più precisamente dei tagli, a patto che ci siano le risorse disponibili.
Come saranno le aliquote Irpef nel 2025
Come anticipato poc’anzi, la Legge di Bilancio 2025 punta a una revisione dell’Irpef, rendendo strutturale la riduzione delle aliquote e dei relativi scaglioni prevista per l’anno in scorso.
Con la Manovra 2025, il Governo ha già effettuato un primo taglio dell’Irpef, accorpando i primi due scaglioni, passati così da 4 a 3.
Quella che era nata come una misura temporanea, trova ora una conferma importante, tanto da diventare permanente nella Legge di Bilancio da approvare prima di fine dicembre.
Anche per il 2025, quindi, le aliquote Irpef saranno su tre livelli, corrispondenti ad altrettanti scaglioni di reddito.
Già lo scorso anno il Governo aveva eliminato il secondo scaglione, che prevedeva un’aliquota del 25%, applicando quella del 23% ai redditi fino a 28.000 euro e non più a 15.000 euro, come invece è accaduto fino al 31 dicembre 2023.
Di seguito riassumiamo in una breve tabella come saranno le aliquote Irpef nel 2025:
Aliquote Irpef 2025 | Scaglioni di reddito |
---|---|
23% | fino a 28.000 euro |
35% | Da 28.001 a 50.000 euro |
43% | Oltre 50.000 euro |
Da quando entra in vigore la nuova Irpef?
La nuova Irpef, che ha visto l’eliminazione del secondo scaglione, inglobato nel primo, è già entrata in vigore il 1° gennaio 2024 e sarà valida fino al 31 dicembre 2024.
Diverso il discorso per le pensioni, per le quali l’adeguamento alle nuove aliquote è stato applicato a partire dalla mensilità di aprile scorso, cui si è aggiunto il conguaglio riferito al periodo gennaio-marzo 2024.
La nuova Irpef diventerà strutturale a partire dal 1° gennaio 2025, previa approvazione della Manovra finanziaria entro fine dicembre prossimo.

Taglio Irpef 2025: le novità in vista
La prossima Legge di Bilancio potrebbe riservare qualche sorpresa, visto che insieme alla conferma delle modifiche apportate lo scorso anno, ci potrebbe essere un taglio dell’Irpef, con l’obiettivo di alleggerire la pressione fiscale sul ceto medio.
Al momento non vi è nulla di certo, ma come già anticipato nei giorni scorsi dal viceministro dell’economia, Maurizio Leo, l’intenzione del Governo sarebbe quella di abbassare la seconda aliquota dell’Irpef dal 35% al 33%.
Il taglio non è l’unica ipotesi a cui si sta lavorando: secondo alcuni rumor, si potrebbe intervenire sugli scaglioni, innalzando il secondo fino a 60.000 euro rispetto ai 50.000 euro attuali.
Molto potrebbe dipendere a questo punto dall’esito più o meno positivo del concordato preventivo biennale, cui è legata la possibilità di entrate extra da destinare al taglio dell’Irpef.
Detrazioni Irpef 2025
Diverse le novità per le detrazioni Irpef 2025, segnalando in primis la modifica alla detrazione per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro: in linea con quanto accade per i pensionati, si sale a 1.955 euro rispetto ai 1.880 previsti nel 2023.
Questo cambio si riflette anche sulla no tax area, ossia sulla fascia di reddito esente da imposte, visto che anche in questo caso per il 2024 si ha l’equiparazione della soglia per i lavoratori dipendenti con quella dei pensionati, passando da 8.174 euro del 2023 a 8.500 euro.
Quanto alle detrazioni fiscali, nella legge di Bilancio 2025 sono introdotte nuove norme che riguardano sostanzialmente i redditi più elevati e in particolare quelli al di sopra dei 75.000 euro.
Prendo corpo una prima prova di quoziente familiare, con l’introduzione di un importo massimo delle spese detraibili per i redditi oltre una certa soglia, da modulare in base al nucleo familiare.
A partire dal 2025, il tetto per le detrazioni riconosciute a chi ha un reddito compreso tra 75.001 e 100.000 euro è fissato a 14.000 euro, mentre oltre la soglia dei 100.000 euro cala a 8.000 euro.
Il secondo indicatore da considerare è legato ai figli a carico presenti nel nucleo familiare e prevede l’applicazione di un coefficiente che sale all’aumentare del numero della prole.
Ecco una tabella riepilogativa sul taglio delle detrazioni:
Reddito tra 75.001 e 100.000 euro: tetto di 14.000 euro
Figli a carico | Coefficiente | Tetto detrazioni |
Nessuno | 0,5 | 7.000 euro |
1 | 0,7 | 9.800 euro |
2 | 0,85 | 11.900 euro |
Più di 2 o portatore di handicap | 1 | 14000 |
Reddito superiore a 100.000 euro: tetto di 8.000 euro
Figli a carico | Coefficiente | Tetto detrazioni |
Nessuno | 0,5 | 4.000 euro |
1 | 0,7 | 5.600 euro |
2 | 0,85 | 6.800 euro |
Più di 2 o portatore di handicap | 1 | 8.000 |
Da evidenziare che non rientrano nel calcolo del tetto per le detrazioni le seguenti voci:
- spese sanitarie;
- interessi passivi per i mutui contratti fino al 31-12-2024;
- spese detraibili sostenute fino al 31-12-2024 (ad esempio quelle per interventi edilizi).
Si segnala altresì l’eliminazione della franchigia di 260 euro per chi ha un reddito superiore a 50.000 euro.

Simulazione Irpef 2025
Volendo fare una simulazione dell’Irpef 2025, è necessario avere a disposizione alcune informazioni, necessarie per il calcolo dell’imposta da versare al Fisco.
Bisogna partire dal reddito complessivo, dal quale sottrarre gli oneri deducibili, per poi applicare l’aliquota Irpef corrispondente prevista dal prossimo anno.
In tal modo si ottiene l’imposta lorda, da cui vanno sottratte le detrazioni fiscali, arrivando così all’Irpef netto.
A questa voce sono da aggiungere poi le addizionali comunali e regionali, con aliquote variabili tra lo 0,5% e il 2%, a seconda della regione o del comune di residenza.
Quanto pago di IRPEF su 35.000 euro?
Facciamo un esempio concreto, di una persona fisica che per il periodo di imposta 2025 abbia percepito un reddito imponibile pari a 35.000.
Sui primi 28.000 euro l’aliquota applicata è del 23%, mentre da 28.000 a 35.000 è del 35%, quindi si ottiene un’Irpef lorda di 8.890 euro.
Non potendo definire l’ammontare delle detrazioni, che variano da persona a persona, ipotizzando in questo caso 3.000 euro di detrazione, l’Irpef da pagare su un reddito di 35.000 euro sarà pari a 5.890 euro.
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