IMU 2024 sotto la lente: come funzionano acconto e saldo. Scopri le percentuali e le scadenze per pagare senza stress.
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Si avvicina la scadenza per il pagamento del saldo IMU 2024: quando deve essere effettuato esattamente? Molti si chiedono se si può pagare acconto e saldo IMU insieme e quali siano le modalità e le percentuali da rispettare per non commettere. 

In questo articolo analizzeremo le date da segnare in calendario, come funziona il pagamento a dicembre, cosa accade in caso di versamento anticipato e cosa dovrà fare il contribuente che intende effettuare il pagamento dell’IMU in un’unica soluzione

Ecco una guida pratica per affrontare senza sorprese il versamento di una delle imposte più discusse nel panorama fiscale italiano.

Quando si paga il saldo IMU 2024?

Come previsto dall’art. 1, comma 762, della legge n. 160 del 2019, il pagamento dell’IMU avviene in due rate, la prima a titolo di acconto e la seconda come saldo, ma è anche possibile effettuare il versamento in un’unica soluzione. 

Solo per gli enti non commerciali è prevista una tempistica diversa rispetto agli altri contribuenti, dal momento che si può pagare l’IMU in tre rate, di cui le prime due nello stesso anno e la terza in quello successivo. 

Il saldo IMU 2024 si dovrà pagare entro il 16 dicembre, seguendo la classica scadenza di ogni anno, con l’unica variazione che interviene quando questa data coincide con un giorno festivo. 

In tal caso la scadenza slitta al primo giorno lavorativo successivo, al pari di quanto accade per il pagamento dell’acconto IMU, che dovrà avvenire entro il 16 giugno di ogni anno (nel 2024 il termine è slittato al 17 giugno, visto che il 16 cadeva di domenica). 

Quando pagare l’IMU in un’unica soluzione?

Come anticipato prima, sempre secondo quanto previsto per legge, l’IMU si può pagare in due rate, ma anche in un’unica soluzione. 

Chi opta per questa seconda opzione dovrà effettuare il versamento in occasione della prima scadenza annuale, quindi entro il termine del 16 giugno di ogni anno. 

Chi decide di pagare l’IMU in un‘unica soluzione sceglie la comodità di gestire una sola operazione, liberandosi così dal pensiero di dover ricordare la seconda rata a dicembre. 

Nella tabella un riepilogo delle scadenze per il pagamento dell’IMU 2024:

Tipologia di pagamentoScadenza
Prima rata17 giugno 2024 (il 16 era domenica)
Seconda rata16 dicembre 2024
Unica soluzione17 giugno 2024 (il 16 era domenica)
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Pagamento IMU unica soluzione dicembre

Nel paragrafo precedente abbiamo spiegato che il versamento dell’IMU, in alternativa alle due rate, si può effettuare in un’unica soluzione entro il 16 giugno dell’anno di riferimento. 

C’è da dire però che è possibile mettersi in regola con il Fisco, pagando l’IMU in un’unica soluzione a dicembre, ma a certe condizioni. 

Chi non ha rispettato la prima scadenza di giugno, entro il 16 dicembre potrà provvedere a versare il saldo, unitamente all’acconto, maggiorato di sanzioni e interessi. 

Grazie al ravvedimento operoso, si potrà pagare l’importo originario dell’acconto, con l’aggiunta di una somma in più dovuta all’applicazione della sanzione ridotta e degli interessi di mora, da calcolare entrambi in base ai giorni di ritardo. 

Come si paga l’IMU acconto e saldo?

Il pagamento in un‘unica soluzione, da effettuarsi entro il 16 giugno di ogni anno, prevede il versamento contestuale dell’acconto e del saldo IMU. 

Ciò può avvenire utilizzando l’apposito bollettino postale o il più diffuso modello F24, classico o semplificato, avendo cura di adottare alcune accortezze nella compilazione dello stesso. 

Nell’F24 standard si andrà a riempire la sezione “IMU e altri tributi locali”, mentre in quello semplificato la sezione “Motivi del pagamento”. 

In entrambi i casi bisognerà barrare le caselle “acc.” e saldo”, per indicare appunto che si versa sia per l’acconto che per il saldo, scrivendo “0101” nella casella “rateazione”/mese rif.”. 

Le altre caselle andranno compilate come segue: 

  • sezione: EL (enti locali). Presente solo sull’F24 semplificato; 
  • codice tributo: utilizzare uno di quelli specifici per l’IMU;
  • codice ente/codice comune: inserire il codice catastale del Comune in cui si trova l’immobile;
  • ravv.: compilare solo in caso di ravvedimento operoso;
  • immob. variati: spuntare solo in caso di variazioni ai fini tributari;
  • numero immobili: indicare il numero di immobili per i quasi si sta pagando l’IMU;
  • anno di riferimento: scrivere l’anno al quale si riferisce il pagamento dell’IMU;
  • detrazione: segnare l’importo della detrazione a cui si ha diritto;
  • importi a debito versati: inserire l’importo dovuto per l’imposta;
  • importi a credito compensati: da compilare solo se si hanno dei crediti da compensare; 
  • campo “firma”: è da compilare solo in caso di presentazione cartacea dell’F24, diversamente andrà inserito il codice IBAN nel riquadro: Autorizzo addebito su C/C IBAN.
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IMU acconto e saldo percentuali

Quando si paga l’IMU in due rate, è necessario sapere come effettuare il calcolo dell’importo da versare a titolo di acconto e di saldo. 

Non è corretto seguire il criterio in base al quale si divide a metà l’ammontare complessivo dell’imposta da pagare per l’intero anno, visto che, come chiarito dal MEF in una nota, il calcolo dell’acconto e del saldo deve avvenire separatamente

Sia che si tratti della prima o della seconda rata, bisogna calcolare l’IMU in base ai mesi e alla percentuale di possesso nel semestre di riferimento. 

Se ad esempio ho acquistato un immobile l’1 aprile, l’acconto dovrà essere pagato per 3 mesi (da aprile a giugno) e non per il 50% dell’imposta dovuta per i 9 mesi dell’anno di riferimento (ossia da aprile a dicembre). 

Inoltre, l’acconto si paga in base alle aliquote e alle detrazioni definite dal Comune nell’anno precedente, quindi in sostanza corrisponde al 50% dell’IMU versata nei 12 mesi precedenti

Il saldo sarà calcolato sulla base delle aliquote e delle detrazioni approvate dal Comune per l’anno di riferimento, a patto che siano state comunicate al MEF entro il 28 ottobre. 

In tal caso sarà necessario ricalcolare l’intero importo per l’anno solare di riferimento, versando l’eventuale differenza che dovesse venir fuori conguagliando l’acconto. 

In mancanza di ciò, anche per il saldo, a conguaglio, si farà riferimento alle aliquote approvate dal Comune per l‘anno precedente. 

IMU: quando acconto e saldo sono uguali?

Acconto e saldo dell’IMU vanno calcolati separatamente perché spesso possono dare vita a importi differenti, ma ci sono anche dei casi in cui le due voci sono identiche. 

Ecco quando acconto e saldo dell’IMU sono uguali: 

  • nessuna variazione all’aliquota applicata dal Comune;
  • assenza di modifiche alle condizioni dell’immobile;
  • nessun cambiamento delle agevolazioni e detrazioni del Comune. 

Cosa succede se pago l’IMU in anticipo?

Dopo aver analizzato le diverse tempistiche e modalità per il pagamento dell’IMU, vediamo ora cosa succede se il versamento avviene in anticipo. 

Premesso che è possibile saldare quanto dovuto prima delle scadenze previste, ossia il 16 giugno e il 16 dicembre rispettivamente per l’acconto e il saldo, è bene evidenziare che non ci sono sconti e agevolazioni per chi si muove prima del tempo. 

Al contrario, si possono verificare eventi tali da comportare modifiche legislative o personali che richiedono un ricalcolo dell’IMU pagata

Chi ad esempio versa l’imposta in un’unica soluzione o prima del previsto, potrebbe dover fare i conti con un cambio delle aliquote da parte del Comune prima di fine anno. 

In tal caso, andrà verificato se l’importo versato in precedenza dovrà essere integrato o se al contrario avrà prodotto un pagamento in eccesso per il quale si potrà richiedere un rimborso, utilizzandolo in alternativa come credito per compensare altri tributi. 

Una situazione analoga può verificarsi in caso di vendita dell’immobile nel corso dell’anno: se è stata già pagata l’IMU per l’intero anno, si potrà presentare richiesta di rimborso per il periodo non di propria competenza. 

 

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