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L'isola di poveglia, che collega la bocca di porto di malamocco con Venezia, è stata messa all'asta dal demanio. L'offerta è libera, ma c'è una soglia minima per partecipare. L'asta pubblica è accessibile fino al prossimo 6 maggio e già in molti hanno manifestato interesse. Soprattutto coloro che hanno accolto con grande disappunto questa nuova dismissione

Così, con l'obiettivo di evitare la privatizzazione dell'isola, è nata un'associazione ("poveglia per tutti") che sul social network facebook ha lanciato una campagna di sottoscrizione, volta a presentare al demanio la migliore offerta e poter gestire l'isola a fini pubblici. La pagina social è stata creata il 6 aprile e ad oggi ha registrato oltre 6mila "mi piace"

L'associazione spiega su facebook: "l'isola di poveglia, nella laguna di Venezia, antica città nella città, è oggi messa all'asta dal demanio. Potevamo semplicemente assistere all'ennesima vendita di un'isola a qualche albergatore internazionale, o tentare almeno una sortita, un progetto. È per questo che vogliamo provarci: prendere in concessione poveglia per 99 anni. Vogliamo che rimanga pubblica, aperta, ad uso di tutti. Se ti piace questa idea ti chiediamo di associarti a noi con 99 euro. Se la nostra offerta al demanio sarà la migliore, la comunità dei sottoscrittori, riunita nell'associazione 'poveglia', gestirà democraticamente, a fini pubblici, l'isola"

Il bando d'asta dell'isola di poveglia, grande oltre 72mila metri quadrati, prevede la concessione dal demanio con un long lease di 99 anni sul modello anglosassone. Ma l'isola non è l'unico bene protagonista del piano di alienazione del demanio. Ci sono anche il castello di gradisca d'isonzo a Gorizia, un immobile situato nel centro storico a Trieste, un ex convento di san Domenico maggiore monteoliveto a Taranto e la casa nappi a loreto

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