Mentre si avvicina la data di scadenza per il pagamento della prima rata dell'imposta sui servizi indivisibili, cresce la confusione dei contribuenti. Molti comuni non hanno ancora pubblicato le aliquote, mentre in altri casi il conto rischia di essere più salato della vecchia imu. Il governo è a lavoro per trovare una risposta ai tanti punti in sospeso, mentre si affaccia l'ipotesi di un rinvio della prima rata a settembre, avanzato proprio dal sottosegretario all'economia Enrico zanetti
"Stiamo lavorando, sulla tasi la soluzione migliore sarebbe quella di spostare la prima rata dal 16 giugno al 16 settembre, lasciando poi invariata la seconda al 16 dicembre", ha detto zanetti in un'intervista al gr1 rai. "La soluzione attuale è più complessa, stiamo lavorando per questa proroga, dobbiamo tenere conto delle esigenze di cassa dei comuni, ma se troveremo la quadra questa sarà la scelta"
"Ne stiamo verificando la sostenibilità finanziaria - ha affermato in una nota l'esponente del governo - è chiario che dobbiamo dare ai comuni delle risposte in termini di anticipazioni di tesoreria, nella misura in cui riusciremo a trovare la quadra, l'intenzione è quella di posticiare la prima rata ed evitare così che ci siano, nel frattempo, comuni dove si è deliberato sulle aliquote e altri no, perché oggettivamente queste sono complicazioni"
Una proroga alla quale si è detto contrario il sottosegretario alla presidenza del consiglio, graziano delrio. Nel corso di un'intervista al corriere della sera, delrio ha fatto sapere: "sono contrario a un rinvio della scadenza della tasi, ma la decisione spetterà al parlamento"
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