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Il bonus irpef da 80 euro andrà anche ai cassintegrati e a chi percepisce indennità di mobilità e disoccupazione. A stabilirlo la circolare 9/e dell'agenzia delle entrate volta a fornire ulteriori chiarimenti su varie questioni "concernenti i soggetti beneficiari, l'applicazione del credito da parte dei sostituti d'imposta, il recupero del credito erogato e il coordinamento con altre misure agevolative"

La circolare, nel dettaglio, indica chi sono i soggetti beneficiari, come effettuare il calcolo del credito e il coordinamento con altre misure agevolative. Come detto, il credito irpef scatta anche per i lavoratori che percepiscono somme indirizzate a sostegno del reddito, come la cassa integrazione guadagni, l'indennità di mobilità e di disoccupazione. Il diritto al bonus è da considerarsi automatico, perché le somme percepite costituiscono proventi comunque conseguiti in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, quindi assimilabili alla stessa categoria di quelli sostituiti

L'entità del credito va calcolata in riferimento alle erogazioni effettuate nel 2014, tenendo anche conto dei giorni che danno diritto alle indennità. Nel calcolo della soglia di reddito di 26mila euro, inoltre, non rientrano i redditi soggetti all'imposta sostitutiva per l'incremento di produttività. Nel 2014 la retribuzione di produttività individuale che può beneficiare di questa agevolazione fiscale non può essere complessivamente superiore a 3mila euro lordi e questa cifra non contribuisce al raggiungimento della soglia di 26mila euro di reddito complessivo

La circolare spiega poi che il bonus passa agli eredi, nel momento in cui sottolinea che il credito spetta anche ai lavoratori deceduti in relazione al loro periodo di lavoro nel 2014 e sarà calcolato nella dichiarazione dei redditi del lavoratore deceduto presentata da uno degli eredi. La ripartizione del credito andrà, inoltre, calcolata tenendo conto del numero di giorni lavorati in ciascun periodo di paga. Il credito varia in base al periodo di lavoro, per i contribuenti che hanno lavorato solo una parte dell'anno, il sostituto d'imposta deve calcolare il credito sulla base dei giorni di lavoro effettivi

L'agenzia delle entrate sottolinea, poi, che "con l'obiettivo di verificare il limite di 26mila euro, oltre il quale il lavoratore non ha diritto al bonus irpef, si deve tenere conto anche dei redditi provenienti dall'affitto di immobili assoggettati a cedolare secca"

Ecco la circolare dell'agenzia delle entrate

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