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Si parla ancora di partite Iva. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, il regime dei minimi potrebbe non scomparire nel 2016. Ci sarebbe, infatti, allo studio un progetto per far convivere regime forfettario e quello dei minimi, che potrebbe durare anche oltre la fine del 2015 per i primi tre anni di attività delle start up.

Ma non finisce qui. Con la legge di Stabilità potrebbe venire risolto il problema dell’esonero dall’Irap per imprenditori persone fisiche e professionisti. Allo studio, infatti, ci sono i parametri per stabilire l’esonero Irap per le persone fisiche che esercitano un’attività professionale o d’impresa.

Sul fronte dell’esigenza di calcolare le imposte in base agli incassi, in esame c’è la possibilità di consentire alle società di persone e alle ditte individuali in contabilità semplificata di derogare al criterio della competenza sia per i ricavi sia per le spese, quindi di calcolare i redditi sulla base degli effettivi incassi.

Rimane, però, l’incognita del rincaro dei contributi per gli autonomi senza un albo e una cassa di previdenza obbligatoria e che versano i contributi alla gestione separata Inps. Se la legge di conversione del Milleproroghe ha bloccato l’aumento per i contributi, mantenendo l’aliquota per il 2015 al 27,72%, nel 2016 si rischia un aumento di un punto e di un altro nel 2017, per arrivare nel 2018 al 33,72%.

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