Metti insieme una banda di ladri d'appartamento e i potenti mezzi della rete sociale. Il mix è esplosivo e può fare la fortuna dei ladri e la sfortuna degli utenti della rete. È quello che è successo nel new hampshire, dove tre ladri sono stati arrestati con l'accusa di aver svaligiato più di 18 case nell'ultimo mese, conquistando un bottino di 200.000 dollari, cercando appartamenti vuoti tra i Profili facebook dei proprietari
Mario rojas, Leonardo barroso e victor rodriguez, i tre membri della band avrebbero tenuto sotto controllo i profili delle persone che abitavano nella zona alla ricerca di case incustodite
Da palo alto, cioè da facebook è arrivata immediatamente la smentita di qualsiasi collegamento tra i furti nello new hampshire e il celebre social network
Tutto questo ha scatenato le note polemiche sulla privacy che già avevano tenuto banco ad agosto, quando la compagnia di zuckerberg aveva lanciato "places", un'applicazione in grado di localizzare il contatto su facebook, comunicarla ai propri amici e controllare che l'altro sia presente nel posto in cui dice di trovarsi
Ma a quanto pare ai ladri, se è vero che hanno agito via facebook non è servita nessuna applicazione stravagante, ma solo leggere tra i vari profili gli status "vacanze" dei proprietari delle case da scassinare
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