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Lo scorso anno sono state abolite le tariffe aggiuntive legate al roaming. Ma non sono spariti i rischi di trovarsi addebitati costi imprevisti sul conto corrente. Bisogna infatti fare attenzione a telefonare, mandare messaggi e navigare mentre si è su un traghetto in viaggio verso l’estero. Ma anche se si chiama da Austria, Svizzera e Albania.

Come riportato dal quotidiano La Stampa, “le trappole per chi telefona, manda sms o naviga mentre viaggia all’estero sono ancora molte. Questo nonostante la cancellazione del roaming avvenuta ormai un anno fa”.

I rischi maggiori per gli addebiti arrivano dai viaggi in mare: nel mirino traghetti e navi da crociera. Questo perché spesso in alto mare scattano i collegamenti satellitari che sono ben più costosi. Le tariffe lontane dalla costa sono gestite da società diverse dai gruppi italiani del telefono che poi si rifanno sulle compagnie di telefonia. Il rischio è quello di arrivare a pagare anche 6 euro per ogni minuto di conversazione.

Ma bisogna fare attenzione anche ai viaggi via terra, ossia a quando si attraversano Paesi vicini a quelli comunitari, ma esclusi dall’abolizione del roaming: Svizzera, San Marino, Montenegro, Albania, Repubblica turca di Cipro del Nord. Compresi nella nuova tariffazione ci sono invece il Regno Unito e i Paesi dello spazio economico europeo come Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

Per evitare spiacevoli sorprese è opportuno bloccare il traffico dati, in quanto è proprio da Internet che arriva il rischio maggiore. Il quotidiano La Stampa ha sottolineato che non sempre si può utilizzare Internet in un Paese europeo come se si fosse in Italia: molti operatori hanno messo dei tetti massimi ai gigabyte all’estero.
Per tale ragione, prima di oltrepassare i confini italiani, bisogna verificare quali sono i limiti consentiti dal proprio piano telefonico.

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