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Germania, accordo raggiunto sulla tassa per gli immobili
GTRES

Dopo mesi di discussione, la coalizione di governo di Berlino ha trovato un accordo sulla tassa per gli immobili, una sorta di Imu tedesca. La riforma si è resa necessaria dopo che, pochi mesi fa, la Corte Costituzionale del Paese ha dichiarato incostituzionali, perché ormai "obsoleti" i criteri di calcolo del valore della proprietà.

La bozza della riforma della tassa sugli immobili prevede nuovi parametri per il calcolo della stessa, tra i quali ci sono l'età dell'immobile e l'affitto medio. A renderlo noto è stato il proprio ministro delle Finanze Olaf Scholz dopo un incontro con i ministri delle finanze dei Laender tedeschi.

Secondo Sholz si tratta di "una buona soluzione" per una riforma che dal punto di vista fiscale sarà "neutrale", questo vuol dire che nelle casse dei comuni entreranno sempre 14 miliardi di euro.

Era stata la propria Corte Costituzionale tedesca ad aprile a bocciare la tassa tedesca sui beni immobili e a richiedere una riforma entro il 2019, da attuare entro il 2024. Secondo la Suprema Corte, infatti, le modalità di calcolo dell'imposta erano ormai "obsolete". Basti pensare che il valore della proprietà della ex Germania Ovest è calcolato con criteri che risalgono al 1964, mentre nella Germania Est risalgono addirittura al 1935.

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