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Come spendere i soldi del reddito di cittadinanza
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I primi importi sono già stati erogati, ma come si possono spendere i soldi del reddito di cittadinanza? La somma caricata sulla card va spesa entro il mese successivo.

Il testo dell’ormai famoso decretone, infatti, prevede che l’intera somma caricata sulla carta del reddito di cittadinanza debba essere consumata entro il mese successivo all’accredito ricevuto. Nel caso ciò non avvenga, però, cosa succede?

A stabilire le modalità con cui si effettueranno le verifiche sugli importi spesi, tramite il monitoraggio dei movimenti della carta, interverrà un apposito decreto del ministero del Lavoro (da adottare entro 3 mesi dall’entrata in vigore del decretone).

Ma fino a quando non verrà emanato il decreto in questione non verrà applicata nessuna decurtazione sulle somme caricate sulla carta del reddito di cittadinanza e non spese. Quando invece entrerà in vigore, l’ammontare del sussidio non speso o non prelevato (eccezion fatta per gli arretrati) sarà sottratto dalla mensilità successiva, nei limiti del 20% del beneficio erogato.

Nel modulo di domanda per il reddito di cittadinanza predisposto dall’Inps si legge che “il beneficio deve essere ordinariamente fruito entro il mese successivo a quello di erogazione, pena la sottrazione del 20% del beneficio non speso o non prelevato”. Praticamente, nel caso in cui su un importo di 700 euro non se ne spendano 200, l’effettiva decurtazione dovrebbe essere di 40 euro (20% di 200 euro).

La formulazione contenuta nella domanda per il reddito di cittadinanza appare dunque meno penalizzante rispetto a quanto stabilito dal decreto legge 4/2019 (convertito nella legge 26/2019).

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