Il crowdfunding immobiliare in Italia sta crescendo e si stanno affacciando nuovi attori. A idealista/news il ceo di House4Crowd, Francesco Chechile, ha illustrato la nuova realtà e ha spiegato quali possono essere le potenzialità di questo tipo di investimento.
Come evidenziato dal 4° Report italiano sul CrowdInvesting realizzato dalla School of Management del Politecnico di Milano, l’industria del real estate crowdfunding negli ultimi 12 mesi è stata particolarmente vivace in Italia, registrando tra l’altro l’arrivo di nuove piattaforme di crowdfunding immobiliare. Una di queste è House4Crowd, che questa estate ha lanciato la sua prima operazione avente per oggetto un immobile situato in un quartiere residenziale al centro di Milano. Il progetto prevede la realizzazione di due unità immobiliari, di 120 e 80 mq, dotate di terrazzo.
House4Crowd, fondata da Francesco e Rosaria Chechile, due investitori immobiliari, è una piattaforma di crowdfunding immobiliare, autorizzata dalla Consob.
Ecco quanto spiegato a idealista/news da Francesco Chechile, ceo di House4Crowd.
Il 15 settembre si è chiusa la prima operazione lanciata da House4Crowd. Che tipo di riscontro c’è stato?
“La campagna si è conclusa con buoni risultati, la community dei 4crowders sta crescendo rapidamente ogni giorno. Escludendo due lead investor che hanno finanziato oltre il 70% del progetto, abbiamo raccolto 130.000 euro da 22 investitori retail con un ticket medio di 5.000 euro. Considerando che la campagna è stata aperta a fine luglio, nonostante il periodo estivo, possiamo ritenerci soddisfatti del risultato ottenuto in quanto già siamo oltre 2.000 gli iscritti a House4Crowd”.
Cosa succede adesso?
“Gli utenti che hanno investito diventeranno soci della società veicolo che ha promosso il progetto. Dall’area privata potranno seguire tutti gli aggiornamenti del progetto, dall’avanzamento dei lavori alla vendita degli immobili comodamente dal proprio pc o dispositivo”.
Da un paio di anni il crowdfunding immobiliare è arrivato anche in Italia. Voi come vi siete inseriti in questo panorama?
“Abbiamo prima lavorato per ottenere l’autorizzazione Consob, che abbiamo ricevuto. Dopodiché siamo passati alla fase di proposta, offrendo ai nostri investitori diverse tipologie di progetti di tipo speculativo, in genere di durata tra 12 e 18 mesi, e di tipo risparmio, con durata tra 24 e 36 mesi.
L’intento con cui è nato House4Crowd è di rispondere alle diverse esigenze con l’obiettivo di aiutare i nostri investitori nella creazione di un portafoglio diversificato, per ottimizzare i rendimenti che in media superano il 10% annuo. Con la nostra piattaforma, possono investire in progetti residenziali, commerciale, uffici e in ambito turistico”.
House4Crowd è una piattaforma di equity crowdfunding. Cosa significa questo?
“Chi decide di investire con noi, può farlo a partire da una cifra minima di 500 euro, acquista una partecipazione della società che sviluppa il progetto immobiliare. Prima di investire, può accedere online, in piena trasparenza, a tutta la documentazione di cui ha bisogno. Una volta investito, lavoriamo per garantirgli un rendimento modulato sugli utili generati dal progetto stesso”.
Quali sono i vostri obiettivi/progetti futuri?
“Nel prossimo anno vogliamo crescere in Italia. Stiamo investendo per aumentare la community dei 4crowders ed estendere il più possibile l’opportunità di partecipare agli investimenti immobiliari digitali. Per questo prevediamo di pubblicare per il prossimo anno almeno 10 progetti accuratamente selezionati, grazie anche alla nostra tecnologia big data e al supporto dei nostri partner certificati RICS che validano la fattibilità economica e finanziaria delle operazioni”.
Chi può essere interessato al crowdfunding immobiliare? Chi è l’investitore tipo?
“Essendo il crowdfunding rivolto alla ‘folla’ teoricamente chi possiede dei capitali anche limitati, a partire da 500 euro, può partecipare ai progetti immobiliari pubblicati in piattaforma. Stando ai dati attuali in nostro possesso, l’investitore tipo risulta essere uomo con età compresa dai 35 ai 60 anni, abituato a investire anche in altre tipologie di asset più comuni come la Borsa o i Titoli di Stato”.
Dal vostro punto di vista, quali sono i margini di sviluppo per il crowdfunding immobiliare in Italia?
“In Italia ci sono margini di crescita molto elevati considerando che il mercato del real estate crowdfunding è ancora nuovo in termini di fatturato e progetti rispetto alla media europea. Crediamo che il crowdfunding immobiliare possa candidarsi ad essere uno strumento complementare nel ‘mix’ di finanziamento di un progetto immobiliare. Si stima che nel prossimo anno si possa raggiungere l’obiettivo di 30 milioni di euro di raccolta”.
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