L'allarme è stato lanciato dalla cgil: i lavoratori atipici di oggi saranno i poveri di domani. Un esempio? chi percepisce uno stipendio di 1.240 euro al mese, con un contratto parasubordinato, rischia dopo 40 anni l'assegno sociale: 400 euro al mese. Del resto il presidente dell'inps lo aveva detto: "se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale"
I collaboratori insomma rischiano non solo sul presente, ma soprattutto sul futuro. Gli ex co.co.co e gli attuali co.co.pro, che hanno una gestione separata presso l'inps, se non troveranno un posto fisso avranno una pensione infame
Perché succede?
Perché a questi lavoratori si applica il metodo contributivo, inizialmente tramite un'aliquota del 10-12% e poi cresciuta fino al 26,72%, dal primo gennaio 2010. Questo settore dell'inps è attualmente in attivo di oltre 8 miliardi, perché trattandosi di lavoratori giovani non ci sono ancora pensioni erogate. Ma da questo attivo si attinge abbondantemente per pagare le pensioni attuali di altre categorie
Il problema di questi lavoratori è soprattutto la discontinuità. Per questo è anche difficile fare delle proiezioni, dato che ogni caso è a sé. La cgil ha quindi deciso di fare ciò che l'inps nega: delle proiezioni sulle pensioni dei parasubordinati
Attraverso la divisione per i lavoratori atipici, la nidil-cgil, si può chiedere una consulenza sul proprio futuro pensionistico
per commentare devi effettuare il login con il tuo account