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L'euribor si è fermato di nuovo. Effetti positivi sulla rata del mutuo fino al 2014?

Dopo alcuni mesi di lenti ma costanti aumenti, l'euribor si è fermato di nuovo. Nonostante il momento convulso per i mercati, con gli attacchi speculativi sull'irlanda, gli operatori sembrano aver lanciato un segnale chiaro: l'euribor non crescerà e le rate del mutuo a tasso variabile rimarrano basse per un bel po' di tempo

Questa l'interpretazione che ci offre l'esperto vito lops dalle colonne de il sole 24 ore, in un momento in cui diversi analisti cominciavano invece ad indicare come soluzione migliore quella del mutuo a tasso fisso (vedi notizia)

Questi i dati. Dopo mesi di piccoli aumenti l'indice euribor 3 mesi, il più usato in Italia per calcolare la rata del mutuo, si è assestato sul valore di 1,05%. Più alto dei minimi storici di marzo 2010, ma anni luce distante dai massimi del 2008, quando arrivò a sfiorare il 5%. Il valore "normale" a cui dovrebbe viaggiare l'indice euribor è il 3%

Secondo questa visione la debolezza della ripresa economica, di cui ormai nessuno dubita, lascerà l'euribor intorno a questa cifra, per almeno 2 o 3 anni, e non uno, come poco tempo fa si pensava. Il mutuo a tasso variabile resterebbe dunque l'ipotesi più conveniente

Siamo dunque di fronte a un paradosso. Gli effetti prolungati delal crisi economica si abbattono sul mercato immobiliare, per le difficoltà di accendere un mutuo, l'alta disoccupazione e le prospettive incerte. Ma, allo stesso tempo, con questi tassi di interesse e i prezzi delle case in discesa da 3 anni, sarebbe il momento migliore per comprare degli ultimi dieci anni

 

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2 Commenti:

19 Novembre 2010, 12:33

2 anni fa stava al 5%, adesso all'1.
Fra due anni potrà essere di nuovo al 5%.

Tutto il resto solo chiacchiere.

22 Novembre 2010, 12:17

Il tasso variabile sul lungo termine e conveniente

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