Pubblicando i dati sull’andamento dei prezzi al consumo in Italia nel mese di gennaio, l’Istat ha fatto sapere che il tasso di inflazione, pur rimanendo a livelli elevati, ha rallentato la sua crescita e si è attestato al 10% su base annua, da +11,6% nel mese precedente. Una flessione dovuta, principalmente, al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici regolamentati. Nonostante ciò, ci sono prodotti i cui prezzi non accennano a diminuire. Vediamo quali sono.
L'indice dei prezzi al consumo Istat, dove si registrano i rincari
Sebbene i più recenti dati Istat parlino di un rallentamento dell’inflazione, ci sono prodotti – dai medicinali ai servizi relativi all’abitazione – che stanno subendo rincari.
Come spiegato dall’Istituto nazionale di statistica:
“Accelerano i prezzi dei Beni non durevoli (da +6,1% a +6,7%; +0,7% il congiunturale) a causa di aumenti generalizzati in quasi tutti i prodotti che compongono l’aggregato: Fornitura acqua (da +3,5% a +4,4%; +1,7% da dicembre), Beni non durevoli per la casa (da +14,1% a +14,6%; +0,3% rispetto al mese precedente), Prodotti farmaceutici (da una variazione tendenziale nulla di dicembre a +0,7%; +0,7% il congiunturale), Altri prodotti medicali (i cui prezzi invertono la tendenza da -3,7% a +0,3%; +1,1% su base mensile), Attrezzature ed apparecchi terapeutici (da +0,5% a +1,0%; +0,4% da dicembre) e Animali domestici e relativi prodotti (da +12,0% a +13,5%; +1,4% la variazione congiunturale)”.
Ma non solo, l’Istat ha inoltre spiegato:
“Anche i Beni durevoli risultano in accelerazione (da +6,4% a +6,8%; +1,1% rispetto al mese precedente) a causa dei prezzi dei Grandi apparecchi domestici elettrici e non (da +10,5% a +11,2%; +1,4% da dicembre), di quelli degli Apparecchi per il trattamento dell’informazione (da +3,2% a +4,7%; +4,7% sul mese) e degli Apparecchi elettrici per la cura della persona (da +8,6% a +14,3%; +3,8% il congiunturale), mentre i prezzi degli Apparecchi telefonici e telefax registrano una flessione meno marcata (da -5,9% a -2,2%; +3,5% rispetto al mese precedente)”.
Nel dettaglio, in base a quanto evidenziato dall’Istituto nazionale di statistica,
gli alimentari lavorati (succhi di frutta, insaccati e prodotti surgelati) registrano un +14,9% annuo;
i beni non durevoli (fornitura acqua, beni non durevoli per la casa, prodotti farmaceutici, altri prodotti medicali, attrezzature ed apparecchi terapeutici, animali domestici e relativi prodotti) passano da +6,1% a +6,7%;
i beni durevoli (grandi apparecchi domestici elettrici e non, apparecchi per il trattamento dell’informazione, apparecchi elettrici per la cura della persona) passano da +6,4% a +6,8%;
i servizi relativi all’abitazione (servizi per la pulizia e la manutenzione della casa, raccolta acque di scarico) passano da +2,1% a +3,2%.
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