A marzo, per percepire il sussidio per tutta la durata dell’assegno unico per famiglie con figli a carico, è necessario presentare il nuovo ISEE
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L’assegno unico e universale è un’erogazione economica destinata a tutti i nuclei familiari dal settimo mese di gravidanza al raggiungimento del ventunesimo anno d’età dei figli a carico. Conoscere la durata dell’assegno unico per famiglie con figli è fondamentale per capire l’entità di questa misura di sostegno economico. Scopriamo quali sono i dettagli di questo importante sussidio e quando presentare la nuova dichiarazione ISEE.

Durata assegno unico 2023: tutto quello che bisogna sapere

L’assegno unico INPS è una misura introdotta nel 2021 per sostenere i nuclei familiari con figli a carico a partire dal 7° mese di gravidanza fino a pochi anni dopo il raggiungimento della maggiore età. In altre parole, l’assegno unicoha durata fino al 21esimo anno di età del figlio a carico.

Qualora vi sia uno o più figli maggiorenni, è necessario che questi ultimi abbiano un contratto di apprendistato o tirocinio o che, in alternativa siano iscritti ad uno degli istituti individuati dal decreto (tra cui, scuole pubbliche e private, ITIS, Centri di formazione professionale e Atenei universitari riconosciuti dall’ordinamento).

Quanto dura l’assegno unico? L’assegno unico per figli 2023 ha durata annuale, o meglio viene erogato ogni mese e rinnovato automaticamente ogni anno qualora se ne abbia già fatto richiesta. Invece, si può affermare che l’erogazione della misura dell’assegno unico temporaneo di durata annuale (meglio conosciuto come assegno “ponte”), risulta essere terminata dal momento che siamo alla seconda annualità del nuovo Assegno unico e universale.

Assegno unico 2023, i requisiti 

A chi spetta e quanto dura l’assegno unico per i figli? I requisiti da rispettare per ottenere gli importi dell’assegno unico per tutta la durata di erogazione della prestazione vanno dall’età dei figli a carico fino agli istituti presso cui questi ultimi sono iscritti.

Tuttavia, vi è anche il requisito della cittadinanza, più nello specifico, i beneficiari di assegno unico 2023 di durata mensile sono ritenuti tali quando si è in presenza di:

  • Cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’UE;
  • residenza o domicilio nel territorio italiano;
  • versamento dell’imposta sul reddito in Italia.

Inoltre, le famiglie possono accedere qualora siano stati residenti in Italia per almeno due anni o qualora siano titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o della durata minima di sei mesi. Quanto all’individuazione del requisito reddituale, estremamente importante per l’individuazione delle somme spettanti per l’assegno unico di durata mensile, si rimanda alla descrizione puntuale delle tabelle ISEE del prossimo paragrafo.

Assegno unico 2023 e tabelle ISEE 

Il decreto legislativo che ha introdotto la prestazione dell’assegno unico INPS (d.lgs. n.230 del 2021) ha individuato delle tabelle ISEE per l’assegno unico 2023, o meglio gli importi dell’assegno unico indicativi in base ai livelli di reddito del nucleo familiare con le eventuali maggiorazioni. La tabella che segue riporta gli importi mensili in base alla situazione specifica della famiglia beneficiaria.

FASCE ISEE

Per ogni figlio minorenne (fino a due figli a carico)

Per ogni figlio dai 18 ai 21 anni a carico 

Per i figli disabili a carico con più di 21 anni

Per ogni figlio minore dopo il secondo

da 0 a 15.000 euro

175,00

euro

85,00

euro

85,00
euro

85,00
euro

da 18.000 a 18.100 euro

159,50

euro

77,60

euro

77,60
euro

76,30
euro

da 20.000 a 20.100 euro

149,50

euro

72,80

euro

72,80
euro

70,60
euro

da 22.000 a 22.100 euro

139,50

euro

68,00
euro

68,00
euro

65,10
euro

da 24.000 a 24.100 euro

129,50

euro

63,20
euro

63,20
euro

59,50
euro

da 35.000 a 35.100 euro

74,50

euro

36,80

euro

36,80

euro

25,90
euro

da 37.000 a 37.100 euro

64,50
euro

32,00
euro

32,00
euro

23,10
euro

ISEE superiore a 40.000 euro 

50,00
euro

25,00 
euro

25,00 
euro

15,00
euro

Inoltre, sono previste per tutta la durata dell’assegno unico delle maggiorazioni in presenza di:

  • nuclei familiari con entrambi i genitori lavoratori;
  • nuclei familiari con 4 o più figli;
  • madri sotto i 21 anni.

Seppur non si tratti di importi alti, l’assegno unico 2023 consente a milioni di nuclei familiari italiani di contrastare (almeno in parte) il caro vita. In particolare, l’assegno unico permette di sostenere quelle spese con cui ogni genitore deve confrontarsi, come ad esempio il canone stabilito dal contratto di affitto qualora non vi sia un’abitazione di proprietà.

Perché rinnovare l’ISEE 

Rinnovare l’ISEE è un’operazione fondamentale per ricevere il corretto importo dell’assegno unico 2023. È bene sapere che le attestazioni ISEE del 2022 (scadute il 31 dicembre 2022) per l’individuazione degli importi dell’assegno unico INPS di quest’anno hanno validità per altri due mesi (fino a febbraio 2023). L’assegno unico si prende tutti i mesi ma, per ottenere il sussidio senza interruzioni è necessario presentare il modello ISEE aggiornato a partire da marzo 2023.

In definitiva, per ottenere il sussidio in maniera continuativa e dunque ricevere l’assegno unico familiare del mese di marzo, è necessario rinnovare la dichiarazione e presentare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente del 2023.

Come fare domanda per ottenere l’assegno unico 2023

Per i soggetti che hanno già beneficiato dell’assegno unico 2023 non è necessario presentare nuovamente la richiesta. Al contrario, qualora non si abbia mai fruito del sussidio, per accedere all’assegno unico INPS è necessario presentare domanda attraverso i seguenti mezzi:

  • portale web dell’INPS,
  • applicazione ufficiale INPS per smartphone;
  • Contact Center Integrato INPS;
  • Istituti di Patronato.

Naturalmente, anche in questo caso, il nucleo dovrà presentare il modello ISEE 2023 per il calcolo delle somme loro spettanti per l’assegno unico.

Quando arriva l’assegno unico 2023?

Quando si prende l’assegno unico 2023? In generale, la data di erogazione dell’assegno unico familiare 2023 dipende dal momento in cui è stata inoltrata la domanda e, il calcolo degli importi viene effettuato sulla base dell’ultima attestazione ISEE più recente.

Più nello specifico, il sussidio dell’assegno unico 2023 sarà erogato a partire dal mese successivo a quello in cui è stata trasmessa la domanda.

Le persone hanno anche chiesto

Ecco ulteriori dettagli utili sulla durata dell’assegno unico 2023 e le regole da seguire per ottenere il sussidio per famiglie con figli a carico.

Quanto tempo dura l’assegno unico?

Le famiglie italiane possono accedere al sussidio dell’assegno unico dal settimo mese di gravidanza fino al raggiungimento del ventunesimo anno d’età dei figli a carico. Gli assegni vengono erogati ogni mese sulla base delle ultime dichiarazioni ISEE.

Quando si rinnova l’assegno unico?

Se il nucleo familiare presenta tutti i requisiti individuati dal decreto, può accedere all’assegno unico ogni anno, al termine del quale dovrebbe rinnovarsi automaticamente ed aggiustarsi sulla base dei livelli di ISEE.

Quando si rinnova assegno unico 2023?

Secondo quanto affermato dall’INPS, l’assegno unico si rinnoverà automaticamente dal primo di marzo dell’anno 2023. Condizione fondamentale per ottenere il sussidio nel 2023 è la presentazione dell’ISEE aggiornato.

Perché decade assegno unico?

L’erogazione dell’assegno unico può bloccarsi quando il figlio a carico raggiunge la maggiore età (18 anni). Tuttavia, è possibile ottenere nuovamente l’erogazione mensile dell’assegno presentando una nuova domanda o integrando la vecchia richiesta con i dati aggiornati.

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