Il prezzo delle abitazioni a Milano segna un aumento pari allo 0,5% nel primo trimestre del 2023, attestandosi a 4.989 euro/m2, il valore massimo da quando l’indice di idealista è stato realizzato (2012). Il prezzo delle case usate sotto la Madonnina è cresciuto del 7% negli ultimi 12 mesi, ma la tendenza è in rallentamento secondo l’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.
Sono 12 i distretti che hanno segnato aumenti dopo i mesi invernali, trainati dalla crescita sostenuta di Città Studi-Lambrate (11,9%), che precede San Siro-Trenno-Figino (5,3%), Navigli-Bocconi (4,9%) e Certosa (3,3%). Il resto dei quartieri in rialzo va dal 2,8% del Centro Storico a scendere fino allo 0,3% di Garibaldi-Porta Venezia. Dalla parte opposta della classifica il calo maggiore spetta a Vialba-Gallaratese (-4,5%), davanti a Corvetto-Rogoredo (-3%), che ha invertito la tendenza positiva durante i mesi invernali. In flessione anche Greco-Turro (-1,3%), Vigentino-Ripamonti (-0,9%) e Porta Vittoria (-0,5%).
I prezzi più alti a Milano si trovano nel Centro Storico (9.654 euro/m2), seguito da Garibaldi-Porta Venezia (6.918 euro/m2) e Fiera-De Angeli (6.789 euro/m2). Dalla parte opposta ci sono Vialba-Gallaratese (2.596 euro/m2) e Baggio (2.762 euro/m2), le uniche aree della città sotto i tre mila euro al metro quadro. Negli ultimi tre mesi, la provincia di Milano ha visto calare leggermente i prezzi delle abitazioni (-0,2%), attestandosi a una media di 3.334 euro al metro quadro, seconda provincia più cara dopo Bolzano per quanto riguarda valori immobiliari.
Dei 95 centri della Città Metropolitana di Milano analizzati da idealista, 63 presentano degli aumenti, trainati con rialzi a doppia cifra da Trezzano Rosa (21,1%), Zibido San Giacomo (13,7%), Pero e Magnago (entrambi in salita dell’11,3%), quindi Arconate (11%). Incrementi anche per alcuni dei principali centri dell’hinterland, come San Donato Milanese e Sesto San Giovanni – entrambi presentano un incremento del 3,1% -, Cologno Monzese (1,7%) e Assago (0,3%). All’opposto il calo maggiore si registra a Marcallo con Casone (-10,5%), seguito nei ribassi da Cusago (-9,3%), Ossona (-7,5%), Masate (-7,2%), Cuggiono (-6,9%) e Canegrate (-5,4%).
Ancora una volta Assago è il mercato più esclusivo della provincia milanese, con 3.418 euro/m2. A seguire troviamo Segrate (3.226 euro/m2) mentre tutti gli altri comuni si attestano su valori inferiori ai 3mila euro, da Cernusco sul Naviglio, il più caro con 2.960 euro al metro quadro ai più economici Turbigo e Buscate, rispettivamente con 921 e 974 euro.
Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile Ufficio Studi di idealista, “I prezzi delle case hanno subito un rallentamento negli ultimi mesi, poiché l'aumento dei tassi d’interesse ha reso i mutui più costosi e l'elevata inflazione ha ridotto il potere d'acquisto delle persone. Tuttavia, un crollo come quello visto durante la crisi finanziaria sembra improbabile e si prevedono prezzi stagnanti o in leggera crescita per tutto il 2023, mentre eventuali cali del prezzo nominale delle abitazioni si estenderanno a un numero maggiore di capoluoghi, specialmente al Sud e a diverse aree provinciali della penisola”.
Il report completo sulla provincia di Milano è consultabile a questo link:
Valori immobiliari in aumento a livello nazionale
Il prezzo delle abitazioni di seconda mano in Italia ha chiuso i mesi invernali con un aumento dello 0,2%, per un valore al metro quadro che ora si attesta a 1.847 euro. Su base annuale i valori sono cresciuti dell’1,8% nel settore residenziale.
Una certa tendenza rialzista si rispecchia anche nel comportamento delle aree regionali analizzate, la maggior parte delle quali (13 su 20) mostrano andamenti positivi. Andamento simile anche per i mercati provinciali, dove 59 aree registrano prezzi più elevati del trimestre scorso, e per quelli cittadini dove i capoluoghi in terreno positivo salgono a 67 su 106.
Con un lieve ritocco al rialzo de valori, pari allo 0,5% negli ultimi 3 mesi, Milano si avvicina alla soglia dei 5mila euro prezzo al metro quadro e, con i suoi di 4.989 euro si conferma il capoluogo con i prezzi delle abitazioni più elevati della Penisola. Su base annua i prezzi nel capoluogo meneghino sono cresciuti del 7%, addirittura e del 18,1% dal periodo più buio dell’emergenza pandemica.
Roma subisce un calo marginale delle aspettative dei proprietari (-0,1%), per un prezzo al metro quadro di 3.009 euro. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i prezzi delle case nella Capitale sono saliti dello 0,5%. Napoli (3,6%), tra le grandi città italiane è quella che registra il maggiore aumento del trimestre, per un prezzo al metro quadro pari a 2.526 euro e un incremento del 7,6% negli ultimi 12 mesi.
Oristano (7%) segna la miglior performance del primo trimestre del 2023, seguita da Gorizia (6,3%), Nuoro (5,3%) e Monza (4,9%). Di contro, con i maggiori indici di ribasso troviamo Cuneo ed Enna (entrambe giù del 3,9 %), davanti a Pavia (-3,5%), Foggia (-3,4%), Ragusa (-3,1%) e L’Aquila (-3%). Milano (4.989 euro/m2) resta al top dei valori di riferimento dei capoluoghi italiani, davanti davanti a Bolzano (4.518 euro/m2) e Venezia (4.438 euro/m2). Valori sopra i 3mila euro di media anche per Firenze (3.923 euro/m2), Bologna (3.398 euro/m2), Roma (3.009 euro/m2) e Trento (3.001euro/m2). Le città più economiche dove acquistare casa sono Biella (707 euro/m2), Caltanissetta (733 euro/m2) e Ragusa (771 euro/m2).
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