Esclusi dal calcolo ISEE i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia di Stato.
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buoni fruttiferi postali
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La legge di Bilancio 2024 ha previsto l’esclusione dal calcolo dell’ISEE, fino a un valore complessivo di €50.000, dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato. Tuttavia, non sarà necessario ripresentare l’ISEE ma solamente aggiornare la DSU: di seguito vengono dunque esplicate tutte le modifiche relative ai buoni fruttiferi postali nell'ISEE 2024.

Quando incidono i buoni postali nell’ISEE?

Per un lungo periodo, i buoni postali hanno influito sull'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) in quanto elementi presi in considerazione nella valutazione del patrimonio finanziario della famiglia. I buoni postali sono stati considerati come parte del patrimonio finanziario e, di conseguenza, hanno avuto un impatto sull'ISEE. Se una famiglia possiede buoni fruttiferi postali, questa forma di risparmio veniva inclusa nella valutazione del patrimonio finanziario totale della famiglia, contribuendo quindi a determinare l'ISEE nella fase di calcolo.

Tuttavia, con la nuova legge di Bilancio 2024, ad oggi è stato deciso di escludere dal calcolo dell’ISEE prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato fino a un valore complessivo di €50.000. Ciò fa riferimento a:

  • Buoni ordinari del Tesoro (BOT)
  • CTZ (Certificati del tesoro zero-coupon)
  • Buoni del tesoro poliennali (BTP)
  • Certificati di credito del Tesoro (CCT)
  • Buoni postali fruttiferi
  • Libretti di risparmio postale.
compilazione isee
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I buoni fruttiferi postali nell'ISEE 2024 vanno dichiarati?

Se in passato i buoni fruttiferi incidevano direttamente sull’ISEE e dovevano essere dichiarati nel calcolo attuale, la nuova disposizione cambia le carte in tavola. Nell'ISEE 2024 i buoni fruttiferi vanno dichiarati ma non come in passato durante il calcolo ISEE.

La nuova disposizione non entrerà in vigore nell’immediato, bensì è attualmente in attesa di approvazione delle modifiche al regolamento che disciplina l’ISEE. Ciò comporta ancora l’obbligo di indicare nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) presentata a gennaio 2024 unica tutti i rapporti finanziari in possesso delle famiglie al 31 dicembre 2022.

Coloro che hanno già presentato il modello ISEE 2024 e possiedono patrimoni in titoli di Stato, buoni fruttiferi postali o libretti di risparmio postale saranno chiamati a procedere con un aggiornamento della Dichiarazione Sostitutiva Unica.

Conseguenze delle novità ISEE 2024 per i buoni fruttiferi postali

A seguito del recente aumento significativo dei tassi di interesse legati all'inflazione, la vendita di titoli di Stato ha conosciuto un notevole successo, raccogliendo oltre 32 miliardi nelle emissioni di giugno e ottobre, una cifra superiore al valore complessivo della Legge di Bilancio 2024.

L'obiettivo immediato della novità introdotta nella Legge di Bilancio 2024 è chiaramente mirato a recuperare ulteriori risorse. Rendendo irrilevante ai fini dell'ISEE il possesso di titoli di Stato, il Governo incentiva fortemente la vendita dei titoli, contribuendo così a raccogliere fondi utili in un periodo che si dimostra di difficoltà per il bilancio statale.

martelletto
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Tuttavia, questa misura solleva diverse perplessità. In particolare, preoccupa la possibilità di generare un ulteriore indebitamento statale a lungo termine, poiché i maggiori tassi di interesse destinati alle famiglie saranno distribuiti nei deficit degli anni a venire. Inoltre, la sua conformità alla normativa europea è incerta, in quanto potrebbe essere considerata un'agevolazione selettiva in contrasto con le regole di concorrenza del mercato comune.

A un primo sguardo, la misura appare agli esperti poco equa, equiparando di fatto soggetti in possesso di un certo patrimonio finanziario a coloro che invece ne sono sprovvisti in ambito di bonus e agevolazioni economiche. Le famiglie con liquidità finanziaria che investiranno i loro risparmi in titoli di stato risulteranno "povere" quanto quelle che non li possiedono, e ciò potrebbe impattare sulle soglie ISEE previste per programmi di assistenza sociale destinati a ceti meno abbienti, come la Carta Spesa Dedicata a te o i Bonus sociali per le bollette.

Secondo il Ministro Giorgetti sarà possibile per tutti i cittadini italiani aggiornare il proprio ISEE e, guardando al futuro, ottenere maggiori garanzie in merito alle prossime decisioni di investimento e alla gestione dei propri risparmi. Sebbene l'approvazione rapida del decreto attuativo possa essere accolta positivamente, è importante sottolineare che l'implementazione di questa misura comporterà nuovi obblighi per i cittadini.

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