"Il fumo uccide" è solo uno dei slogan legati ai gruppi di sensibilizzazione anti-tabacco, ed è assolutamente vero. Quando si analizzano i rischi comportamentali, cioè i tipi di rischio che possono essere in gran parte evitati, specialmente nelle nazioni altamente industrializzate, fumare sigarette, sigari e altri prodotti del tabacco è collegato a una varietà di malattie responsabili di 7,7 milioni di morti in tutto il mondo. Come mostra il grafico con dati dello studio Global Burden of Disease 2019 dell'Istituto per le Metriche e l'Valutazione della Salute presso l'Università di Washington, nessun altro fattore di rischio comportamentale si avvicina al carico di malattie del fumo.
Al secondo posto a livello globale e in termini di morti associate a fattori di rischio negli Stati Uniti nel 2019 c'è l'uso di alcol, con un numero stimato di 2,4 milioni di morti globali e 137.000 negli Stati Uniti nel 2019. Circa il 57% e il 30% delle morti globali associate a fattori di rischio e collegate all'abuso di sostanze e alle malattie digestive, rispettivamente, possono essere attribuite all'uso di alcol. Mentre una dieta ad alto contenuto di sodio è collegata a quasi due milioni di morti su scala globale e quindi si posiziona al terzo posto a livello mondiale, gli Stati Uniti hanno un problema diverso: l'abuso di droghe.
Nel 2019, si stima che circa 105.000 persone siano morte a causa di malattie connesse all'uso di droghe, che costituiscono circa il 4% del totale delle morti connesse ai rischi comportamentali nel paese. Questo è particolarmente evidente se confrontato con lo stesso dato a livello globale, dove la percentuale di morti raggiunge a malapena l'uno percento. Il numero totale di morti da fattori di rischio negli Stati Uniti è stato di 1,8 milioni, mentre il numero globale è stato di 35 milioni.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account