Sono diversi i rimedi utili a disinfettare un materasso in casa d'affitto: chi deve occuparsene, tra inquilino e proprietario.
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Pulire il materasso in casa d'affitto
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Come disinfettare un materasso in una casa in affitto quando si entra in una casa in affitto? Quella dell’igienizzazione del letto è di certo una preoccupazione più che legittima, che assale tutti i nuovi inquilini quando ci si trasferisce nell’abitazione presa in locazione. D’altronde, non sempre è possibile sapere la provenienza dei materassi forniti in dotazione, né se siano stati accuratamente puliti all’uscita del precedente affittuario. Che fare, quindi?

Fortunatamente, l’igienizzazione di un materasso è un’operazione abbastanza semplice, che si può eseguire anche con rimedi che tutti hanno in casa, come l’acqua ossigenata o il bicarbonato. Tuttavia, chi dovrebbe effettivamente occuparsi di questa operazione: l’inquilino oppure il suo locatore? Tutto, dipende dagli accordi presi all’interno del contratto d’affitto. A questo scopo, è utile prendere visione di modelli del contratto di locazione, così da inserire tutte le clausole necessarie prima della sua sottoscrizione.

Chi deve disinfettare il materasso in una casa in affitto?

Come già specificato in apertura è normale che, quando si entra in una casa da poco affittata, si sollevino più che legittimi timori sull’igiene di tessili, cuscini e materassi, magari precedentemente utilizzati da sconosciuti. Ma chi si deve occupare della loro pulizia, l’inquilino oppure il proprietario dell’immobile?

Materasso in una casa in affitto
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Molto dipende dagli accordi presi tra inquilino e proprietario, da riportare in forma scritta anche approfittando di una soluzione di creazione guidata del contratto d’affitto. Se le parti si sono accordate per la fornitura di locali completamente ammobiliati, compresi anche i tessili e i consumabili della casa, è il proprietario a doversi occuparsi della completa igienizzazione del materasso. Questa operazione dovrà però essere eseguita prima che il locatario entri in casa e, viceversa, non potrà essere richiesta da quest’ultimo in itinere. L’affittuario dovrà accertarsi delle sue condizioni al primo ingresso nell’appartamento, riportando immediatamente eventuali difformità rispetto agli accordi riportati nel contratto.

Si ricorda che, secondo l’articolo 1575 del Codice Civile, il proprietario ha il dovere di consegnare l’appartamento in buono stato di manutenzione, secondo gli usi convenuti dalle parti e garantirne il pacifico godimento durante tutta la locazione. Di conseguenza, l’inquilino:

  • al primo ingresso, verifica che il materasso sia nelle condizioni previste e, in caso contrario, chiede al proprietario un immediato intervento di pulizia o la sua sostituzione;
  • l’inquilino dovrà invece provvedere a tutte le operazioni che dipendono dal normale uso e dall'inevitabile usura del materasso. Quindi, se quest’ultimo si sporca nel corso dei mesi, l’affittuario dovrà provvedere di tasca propria.

Come disinfettare materassi usati

Quando si entra in una nuova casa in affitto, è decisamente probabile che i materassi offerti in dotazione siano usati, ovvero già utilizzati dai precedenti inquilini. Come già visto, il proprietario deve renderli disponibili in buone condizioni, di conseguenza al primo accesso è bene verificare:

  • l’assenza di macchie visibili oppure odori;
  • l’assenza di infestazioni, come quelle delle fastidiose cimici dei letti o degli acari.

Se il materasso è fornito nelle condizioni previste dall’accordo tra le parti, è comunque utile procedere in autonomia a una pulizia profonda, così da ridurre sia i rischi - quelli dei già citati insetti sono fra i più pericolosi - che dubbi. Ma come procedere?

Esporre il materasso all’aria

Il primo passaggio è certamente quello di esporre il materasso all’aria, soprattutto se l’odore non è dei più gradevoli, ad esempio perché la casa è rimasta chiusa a lungo. Per farlo, lo si può portare sul balcone o sulla terrazza - se presenti - oppure adagiarlo in verticale a ridosso di una finestra.

Si dovrà poi lasciare arieggiare almeno per 24 ore e, nel frattempo, di tanto in tanto battere il materasso stesso per favorire il distacco della polvere. Così facendo, si ottengono due risultati:

  • si riduce il numero di eventuali infestazioni da insetti;
  • l’aria e la luce solare hanno un’azione neutralizzante sia contro i fastidiosi microorganismi che contro i cattivi odori.

Come disinfettare il materasso dagli acari

Per essere certi di aver distrutto eventuali insetti presenti, la sola esposizione all’aria e al sole potrebbe non essere sufficiente. Ma come eliminare gli acari dal letto? È sufficiente ricorrere ad alcuni facili rimedi della nonna:

  • cospargere il materasso di bicarbonato di sodio, lasciando uno strato compatto ma non eccessivo di polvere. Dopo 24 ore, raccogliere ogni residuo con l’aspirapolvere. In questo modo, non solo si creerà un ambiente ostile alla proliferazione degli acari, ma si ridurranno anche gli odori dato il forte potere assorbente del bicarbonato;
  • spazzare la superficie del materasso con un panno lievemente imbevuto di acqua tiepida e qualche goccia di Tea Tree Oil, un olio essenziale dall’azione neutralizzante nei confronti dei parassiti;
  • passare il ferro da stiro ad alta temperatura su tutta la superficie del materasso, verificando prima la resistenza del tessuto. Gli acari non resistono, infatti, a più di 55-60 gradi centigradi.

Al posto del ferro da stiro, si può disinfettare il materasso anche con il vaporetto. Non altrettanto efficace, invece, è la disinfezione con alcool: questa sostanza evapora molto rapidamente e, per questo, potrebbe non raggiungere gli strati più profondi di tessuti e imbottitura, per neutralizzare gli acari.

Pulire la superficie del materasso

Dopo l’eliminazione degli acari, è utile passare a una pulizia profonda della superficie del materasso. Per farlo, si consiglia innanzitutto di togliere il coprimaterasso - se presente - e di lavarlo in lavatrice ad alte temperature, circa a 60 gradi, se il tessuto lo prevede. In questo modo, si dirà addio anche agli ultimi residui di parassiti. Dopodiché, sono sempre i rimedi della nonna a ritornare utili:

  • passare con una spazzola per panni tutta la superficie, per rimuovere i residui di sporco più grossolani;
  • raccogliere la polvere residua con l’aspirapolvere;
  • applicare di nuovo del bicarbonato in polvere, da lasciar agire questa volta per una decina di minuti per lato e, come già visto, raccogliere il tutto con l’aspirapolvere;
  • passare un panno imbevuto di acqua ossigenata, accuratamente su tutte le superfici del materasso.
Bicarbonato per il materasso
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L’acqua ossigenata è perfetta anche per rimuovere macchie e aloni più ostinati, purché siano dovute a sostanze organiche, più precisamente proteiche. È sufficiente versarne qualche goccia sull’alone, lasciare agire qualche minuto - finché si verrà a formare la tipica schiuma effervescente - per poi raccogliere tutto con un panno morbido in microfibra.

Quando il materasso sarà completamente asciutto, si potranno poi aggiungere delle gocce del proprio olio essenziale preferito, così da garantire un piacevole profumo.

Infine, un consiglio fondamentale: quando il materasso viene riposto sul letto, e si opta per un copriletto, si prediligano sempre fibre di origine vegetale, preferibilmente organiche e certificate. I tessuti sintetici, oltre a non essere particolarmente traspiranti, favoriscono proprio la proliferazione di acari e altri insetti fastidiosi.

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