Il 2025 si prospetta come un anno cruciale per il mercato immobiliare europeo, con sfide e opportunità dettate da un contesto macroeconomico in evoluzione. E' quanto emerge dal report di BNP Paribas REIM “Lighthouse” per il primo semestre 2025. Il documento utilizza le previsioni interne, le analisi approfondite e l’esperienza dei team locali per tracciare le prospettive del mercato immobiliare europeo. In questa decima edizione, la società illustra la propria visione e strategia di investimento, considerando gli scenari macroeconomici e finanziari previsti per il prossimo anno.
Tagli dei tassi e mercato immobiliare europeo
Dopo una fase di repricing, il mercato immobiliare torna a essere attrattivo, specialmente per chi adotta strategie multi-asset e intende riequilibrare il proprio portafoglio. L’interesse degli investitori si sta diversificando, con settori di nicchia come data center, accoglienza e sanità in primo piano tra gli asset desiderati. Nei settori tradizionali, la logistica continua a dominare in termini di investimenti e si prevede che manterrà questo primato anche nel 2025, risultando tra i comparti più performanti nei prossimi cinque anni.
C’è un crescente ottimismo riguardo alle prospettive del mercato real estate. Il calo dell’inflazione e i conseguenti tagli ai tassi da parte della BCE hanno ridotto i costi di indebitamento, aumentato la liquidità e stabilizzato i rendimenti primari del settore, favorendo un clima di maggiore fiducia.
Tuttavia, la ripresa resta fragile: molti investitori istituzionali esitano a tornare attivamente sul mercato. Fattori come l’andamento del mercato del lavoro e le pipeline future saranno determinanti per la ripresa dei diversi settori. Nonostante i rischi persistenti, la stabilizzazione dei prezzi e il ritorno graduale della liquidità stanno aprendo opportunità per chi cerca rendimenti attrattivi, soprattutto nei segmenti guidati da megatrend strutturali.
Quattro trend chiave per il 2025
Mercati con il miglior valore
Il repricing ha ampliato i differenziali di rendimento tra asset, Paesi e settori. Segmenti come il living e gli uffici prime attraggono investitori core, disposti ad accettare rendimenti più bassi. Al contrario, chi cerca rendimenti più elevati guarda con interesse a settori come sanità e leisure, caratterizzati da fondamentali solidi.
Diversificazione degli asset immobiliari
L’immobiliare continua a giocare un ruolo cruciale nella diversificazione dei portafogli multi-asset. Tuttavia, l’approccio degli investitori sta evolvendo: cresce l’interesse per infrastrutture e private debt, mentre le strategie passive basate solo sugli affitti perdono appeal. Guadagnano terreno le soluzioni value-add e i segmenti di nicchia, capaci di combinare i benefici immobiliari con quelli di altre asset class alternative.
Potenziale degli investimenti value-add
Questi investimenti hanno dimostrato resilienza sia in fasi di vendita sia durante le riprese economiche. Una forte crescita del valore locativo, favorita da mercati degli occupanti solidi, sottolinea come il miglioramento della qualità degli edifici possa generare valore a lungo termine. Saranno cruciali interventi su efficienza energetica e impatto sociale positivo.
Riorganizzazione del mercato degli uffici
Sebbene il segmento top di gamma mostri fondamentali solidi, il resto del mercato degli uffici affronta sfide significative. Il tasso di spazi non prime non occupati è aumentato, spingendo l’offerta a evolversi attraverso una riduzione delle nuove costruzioni e la riqualificazione o riconversione degli spazi esistenti. Nonostante la pressione ribassista sui canoni di locazione, ciò rappresenta un’opportunità per trasformare alcuni edifici in strutture polifunzionali, integrando spazi commerciali e ricreativi.
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